Se n'è parlato in un incontro al Galilei
SIENA. Martedì 16 ottobre nell’aula proiezioni del liceo scientifico Galilei, si è svolto l’incontro di Italia Nostra, molto partecipato, sul tema: “Rischi e minacce per il paesaggio agrario nel comune e nella provincia di Siena”.
L’incontro è stato introdotto da Lucilla Tozzi, presidente della Sezione Senese, e subito dopo ha preso la parola il Consigliere Nazionale di Italia Nostra Mariarita Signorini, sul tema “Fotovoltaico a terra e centrali a biomasse”; con l’ausilio di numerosi ed esaurienti documenti fotografici, ha ricordato come l’enorme impatto ambientale collegato all’ampiezza delle superfici necessarie per ottenere reali vantaggi energetici dagli impianti fotovoltaici, rappresenti un costo eccessivo ed insostenibile in termini di consumo del territorio e del paesaggio, in territori come quelli senese e grossetano, che traggono la loro ricchezza dall’integrità della campagna e dall’intelligente sfruttamento delle aree agricole, che devono rimanere integre per ospitare colture di pregio fedeli alla loro tradizione agricolo-culturale. Signorini ha inoltre evidenziato il rischio che corrono le province di Siena e Grosseto, non avendo ancora attuato un piano di contenimento e di controllo per la realizzazione degli impianti fotovoltaici.
Successivamente, il geologo Marco Mazzeschi ha presentato uno studio sul “Progetto della Cittadella dello Sport a Siena”, con proiezione di fotografie del luogo, che si trova subito fuori Porta Romana, e di particolareggiate cartografie; ha detto che vi sono delle “buone intenzioni” da parte del Comune, volte a fermare questo progetto, ma che purtroppo, a tutt’oggi, non essendo stata stralciata la previsione del Regolamento Urbanistico approvato agli inizi del 2011, non vi è nessuna reale garanzia che possa rassicurare sull’abbandono definitivo del progetto.
Il professore Renato Stopani, presidente del Centro Studi Romei di Firenze, e Fabrizio Vanni, segretario del medesimo Centro, hanno parlato de “La via Francigena in provincia di Siena”, mettendo in evidenza come, nonostante le manifestazioni pubbliche a favore del patrimonio culturale rappresentato dalla Francigena, si continui a cementificare gran parte di questo tragitto storico e culturale.
L’architetto Giovanni Comi e il Tecnico Paolo Righi hanno presentato la situazione relativa alla “Variante Stradale di San Gimignano”, evidenziando con numerose fotografie lo scempio che si sta perpretando per la costruzione di una tangenziale, che nelle intenzioni del Comune e della Provincia dovrebbe alleggerire il traffico cittadino, ma che in realtà, nel suo percorso, per i tratti in galleria in terreni a pericolosità geomorfologia elevata, per la distruzione del Bosco di Santa Chiara, per l’attraversamento di terreni agricoli ben coltivati, non tiene conto dell’importanza e della preziosità della campagna in cui è immerso il borgo di San Gimignano; il quale, oltretutto, rappresenta un luogo di approdo turistico e non di transito, e quindi non necessita di una così imponente e devastante opera. I turisti di San Gimignano provengono per lo più dagli agriturismi della zona, e dopo poche ore se ne vanno; infatti, i vari parcheggi della zona sono spesso vuoti per la maggior parte dell’anno. Inoltre, Giovanni Comi osserva che non è stato fatto nessun serio studio di traffico da parte della Provincia.
Graziano Brogi, tecnico e consigliere di Italia Nostra, ha illustrato il tema “Busseto, Siena: dal progetto di parco alla cementificazione”, proiettando immagini e planimetrie della zona, che è compresa tra la Valle di Ravacciano e Porta Ovile, e che sta per essere cementificata con nuove costruzioni e parcheggi, al posto dell’attuale bosco e delle quercie secolari.
Chiara Mugnaini ha concluso l’incontro trattando l’argomento “Per salvare il paesaggio è possibile contrastare scelte politiche incongrue? ”, facendo l’esempio della battaglia di Italia Nostra per il salvare il paesaggio intorno alla Basilica dell’Osservanza. Sono state fatte scorrere fotografie del Colle della Capriola prospiciente la Basilica, e del prezioso disegno seicentesco conservato nel Fondo Chigi della Biblioteca Vaticana, dove si vede la campagna con gli olivi, e dove è tracciato lo stradone che ancora oggi, dalla Strada dell’Osservanza, si inoltra per i campi verso la Villa San Sedonio attraverso il monumentale antico cancello. La presidente Lucilla Tozzi riferisce di essere in attesa della comunicazione della Soprintendenza di Siena, che confermi l’avvenuta apposizione del vincolo di tutela indiretta, richiesto da Italia Nostra fin dall’agosto 2006; questo vincolo è molto importante, perché purtroppo, nel Regolamento Urbanistico approvato ad inizio 2011 dal Comune di Siena, il vecchio progetto, sul quale anche il Tribunale di Siena si era espresso negativamente, è stato ripresentato tale e quale.
(Foto di Andrea Pagliantini)