Anas, Amici di Pertriolo, Unesco, emti locali insieme per parlare dei problemi
Tre i relatori principali che hanno aperto il convegno e stimolato il dibattito: l’ingegner Mazzeo di Anas, Sandra Becucci, sindaco di Monticiano e l’architetto Paolella di Italia Nostra.
Anas ha informato sullo stato dei lavori, sugli interventi realizzati, ma non terminati, di messa in sicurezza della chiesa e delle antiche mura, sui ritardo, previsto di 6 mesi, per la costruzione del viadotto a causa di “problemi geologici”; infine, quasi per inciso, ha ventilato l’ipotesi che il vecchio viadotto non venga demolito.
La sindaco Becucci, dopo un breve relazione storica sulle terme e su alcune caratteristiche ambientali della valle del Merse, come se Petriolo non fosse nella valle del Farma, ha centrato la sua attenzione sullo stabilimento termale, con pochi accenni agli altri aspetti e criticità del sito, terminando il suo intervento con rinnovate dichiarazioni di interesse al recupero di Petriolo.
Non ci sono state novità significative in questi interventi; altri amministratori locali presenti, come la Sindaco di Murlo, il Presidente dell’Unione dei Comuni della val di Merse, il Presidente della Provincia di Siena non sono intervenuti; neppure il Presidente di “Termepetriolo spa” ha partecipato al dibattito.
Paolella, della direzione nazionale di Italia Nostra ed estensore del progetto per una gestione sostenibile di Petriolo, ha esposto le linee generali della sua proposta, che rappresenta la novità e la parte propositiva emersa dal convegno. Si parte dal concetto che Petriolo, con le sue acque, gli immobili storici, l’ambiente, è un “bene comune“ da tutelare con la partecipazione della cittadinanza, delle associazioni, della parte pubblica che però, nella prospettiva di una gestione partecipata, non può aspirare ad un ruolo predominante, visti i risultati della gestione pubblica degli ultimi anni. Il “bene comune” Petriolo – anche se “minore” o “periferico” – è ora oggetto dell’attenzione e dell’interesse di un’associazione nazionale per un progetto innovativo con una visione sinergica che abbraccia tutti gli aspetti di Petriolo, dallo stabilimento termale alla parte storica, alle vasche libere, alla tutela ambientale.
Gli interventi del dibattito si sono focalizzati sul recupero e la messa in sicurezza degli immobili storici, sulla qualità – e la disponibilità – dell’ acqua termale, con particolare riferimento alla nuova sorgente scaturita nel mese di marzo, sorgente di cui non si conoscono le caratteristiche.
In questo nuovo spirito di collaborazione tra diversi soggetti proposto da Italia Nostra si colloca anche l’azione di 19 operatori del turismo dei Comuni limitrofi, interessati alla tutela della risorsa “Petriolo” che chiedono di essere informati, dalla Provincia di Siena, azionista di riferimento di “Termepetriolo spa”, sugli sviluppi dell’attuale situazione dello stabilimento termale, considerando anche la possibilità di proporsi come gestori. Questa richiesta, sottoscritta dagli interessati è stata consegnata al presidente della Provincia; al momento non è ancora stato fissato l’incontro richiesto dal rappresentante del gruppo di operatori.