I mezzi ci sono, manca la volontà?
di Silvana Biasutti
CINIGIANO. Guardando queste foto nascono alcune domande. Sono questioni banali, sono di certo domande già fatte da altri, in circostanze analoghe – tuttavia le ripropongo.
Ogni anno, arriva l’estate, parliamo di calore eccessivo, siccità, cambiamento climatico, incendi. Mai nessuno però mette mano alla prevenzione; qualcuno ha osservato che prevenire ha un costo e si spera sempre che l’incendio non abbia luogo.
Mi sembra che questo genere di speranza sia superato e che invece di far volare droni ed elicotteri per constatare i danni – immensi – dovuti all’incendio (agli incendi), bisogna usare ogni mezzo disponibile per prevenirlo.
Abbiamo capito che l’Italia è un paese con la psicosi dell’emergenza; ma dopo la stagione degli incendi arriverà quella degli alluvioni e delle frane (che sono anche collegati agli incendi estivi: fanno parte della gestione del territorio, che non può essere privatizzata, altrimenti le multinazionali diverrebbero proprietarie del suolo, cioè del Paese). Vogliamo occuparci, ora, di prevenire gli incendi per la prossima estate?
Guardo queste immagini di devastazione e mi chiedo. Quali sono gli aiuti previsti per aiutare aziende e privati che hanno perso colture, strutture, boschi, paesaggio (sì, ha anch’esso un valore economico: chi ha un agriturismo nei dintorni non può ospitare di fronte a tali rovine).