La lettera con l'hashtag #acosatiseicondidato ha ricevuto numerose risposte
SIENA. Circa un mese fa come Coordinamento Montagnola Senese abbiamo scritto una lettera ai candidati sindaci della provincia di Siena in merito alla gestione dei patrimoni ambientali e paesaggistici dell’intera provincia, in particolare del nostro polmone verde la Montagnola Senese, lanciando l’hashtag #acosatiseicandidato, rivolto a tutti i candidati.
Da 2 anni andiamo denunciando il pesante depauperamento del verde del nostro territorio provinciale – uno dei più belli di tutta Italia – sia per quando riguarda la superficie boschiva sottoposta a vincoli di protezione, che i parchi urbani e le alberature cittadine (le quali, spesso terribilmente sottovalutate da tanti amministratori, rivestono al contrario grandissima importanza per la qualità della vita degli abitanti stessi delle città, sia dal punto di vista della qualità dell’aria che del microclima): abbiamo presentato percorsi amministrativi non solo praticabili dai sindaci, ma auspicabili sia dal punto di vista del rispetto delle normative vigenti riguardanti la gestione e il doverosa tutela degli alberi, resa urgente dal cambiamento climatico in atto, ma soprattutto da un punto di vista culturale che, a parer nostro, travalica ogni obbligo di legge.
Nella lettera che abbiamo scritto abbiamo sottolineato ai candidati l’importanza di istituire strumenti di partecipazione democratica per favorire una cultura del verde, urbana e non, con il coinvolgimento attivo dei cittadini e delle associazioni locali: il fatto di aver ricevuto risposte da diversi candidati, soprattutto dei Comuni ricadenti nel territorio della Montagnola senese, ma non solo, la cui ricchezza boschiva è a forte rischio in questi ultimi anni, ed aver ricevuto risposte fattive da alcuni di questi, dà inizio ad una fondamentale azione civica che secondo noi sarà il banco di prova dell’azione politica “tra la gente” nel prossimo quinquennio amministrativo. Infatti noi ci chiedevamo:#acosatiseicondidato, se non riesci a proteggere il tuo territorio dall’aggressione di imprese che di locale non hanno niente, e che però depauperano la nostra terra del suo bene più prezioso, solo per speculare tramite incentivazioni pubbliche, che non danno lavoro ma lo tolgono? Ascoltare i cittadini riuniti in associazioni a tutela di interessi collettivi che riguardano in primis il futuro dei nostri figli, che su
questa terra dovranno vivere, e collaborare con questi, come la legge (108/2001) richiede, è un primo passo per riappropriarsi del bene comune che prima si esplicita nella gestione del territorio su cui viviamo.
Non bisogna chiamarsi ambientalisti per comprendere l’importanza dei boschi ed in particolare della Montagnola o dell’Amiata- nella nostra provincia. In gioco non c’è solo l’economia autoctona e dalle radici antiche, ma l’identità stessa del nostro territorio: l’impoverimento a cui assistiamo da anni sul piano ambientale, paesaggistico e di uso delle risorse, espone quell’economia diffusa e sostenibile di cui ancora la Toscana si ritiene portatrice, ad un deperimento crescente. Come ripetiamo da sempre, benessere ambientale equivale a benessere sociale e il Protocollo d’Intesa che abbiamo proposto ai sindaci del territorio prima e ai candidati sindaci un mese fa, sancisce quest’equazione in una serie di azioni amministrative immediatamente applicabili.
Ringraziamo tutti i candidati che hanno sottoscritto impegni di collaborazione diretta con noi, quelli che abbiamo incontrato e ci hanno espresso sintonia di vedute, quelli che hanno risposto evidenziando i loro impegni programmatici. Ma il nostro auspicio è che si ricordino delle nostre proposte anche coloro che ci hanno solo letto e che dalla prossima settimana dovranno misurarsi con le responsabilità di governo che gli hanno affidato i loro cittadini. Per questo l’azione #acosatiseicandidato avrà un respiro anche dopo il voto con tutte le forze politiche e civiche che decideranno di spendersi per questo importantissimo bene comune”.
Coordinamento Montagnola Senese