Necessario effettuare analisi sulle criticità ambientali
AMIATA. Le opinioni del Presidente della Regione Rossi, espresse sulla stampa a proposito della mancanza certa di relazioni tra emissioni geotermiche e mortalità e a proposito della normalità dei dati registrati sull’Amiata, in merito alla salute dei residenti, sembrano chiudere definitivamente ogni possibilità di dialogo e di confronto democratico. Quelle dichiarazioni sono il segno di una grande irresponsabilità, perché sull’Amiata si stanno registrando centinaia di morti in più rispetto a quelle degli altri comuni limitrofi, selezionati dai ricercatori per avere gli stessi stili di vita e rispetto ai dati registrati negli altri comuni della Toscana. Dire l’esatto contrario, come fa Rossi, è un insulto alla memoria e all’Amiata. Noi tutti gli rispondiamo sottoscrivendo una diffida, presentata da alcuni consiglieri eletti nell’Amiata e da alcuni portavoce di associazioni ambientaliste e inviata a vari amministratori, compreso il Presidente Rossi, affinché analizzino meglio tutte le criticità ambientali (inclusi i gravi danni al bacino idrico, come indicato dagli studi di Edra e dalla relazione dell’INGV e confermato dalle relazioni tecniche degli uffici regionali) e sanitarie, evidenziate dagli studi commissionati dalla Regione Toscana.
Nella diffida sono contenute le nostre concrete e serie proposte per una valutazione approfondita del progetto Enel relativamente al “riassetto-sviluppo” di Piancastagnaio e all’ipotizzato raddoppio della centrale di Bagnore. Chiediamo al Presidente Rossi, agli assessori all’Ambiente e al Diritto alla Salute, ai sindaci della nostra zona, di respingere le richieste Enel di aumentare le emissioni di gas geotermici e, avvalendosi di altri esperti, di valutare le proposte dei firmatari della Diffida, per un percorso serio, che vuole tutelare le grandi risorse ambientali, idriche ed economiche e la salute dei cittadini dell’Amiata, nonché il futuro delle nuove generazioni. Grave l’affermazione di Rossi relativa “agli studi, alle analisi, alle ricerche”, che la Regione ha prodotto negli anni. Valgono esclusivamente quelli che risultano favorevoli a geotermia e Enel e si bollano quelli contrari, dicendo che disegnano “scenari catastrofici” sull’Amiata? A tale proposito, cosa ha da dire il Presidente Rossi che le centrali dell’Amiata non sono nemmeno munite di certificato di agibilità; che gli stessi impianti non sono mai stati sottoposti a Valutazione di Impatto Ambientale; che per quasi 50 anni la centrale di PC2 ha emesso H2S per un flusso di massa pari a 167 kg /metro cubo; che a fronte di una previsione (di fonte Enel ) per cui il livello della falda acquifera in Santa Fiora – Poggio Trauzzolo – avrebbe dovuto essere intercettato a 97 metri di profondità, è stato intercettato, invece, a oltre 300 metri; che uno dei maggiori esponenti del gruppo di lavoro dell’Universtità di Siena – a cui ricorda Rossi veniva affidata l’indagine sulla possibile connessione tra lo sfruttamento geotermico e il depauperamento dell’acquifero potabile dell’Amiata – era allo stesso tempo perito di parte Enel in cause civili presso il tribunale di Montepulciano, intentate da cittadini di Piancastagnaio per “immissioni intollerabili”.
L’Amiata non è merce di scambio, né è interessata ai piani di compensazione previsti dagli accordi tra Regione Toscana e Enel. L’Amiata vanta tradizioni centenarie di lotte per il diritto al lavoro, alla salute, al rispetto del proprio territorio e saprà reagire e lottare per difendere il grande patrimonio ambientale che possiede, nonché la salute delle sue popolazioni. Le nostre vite valgono sicuramente molto di più dei profitti Enel, dei proventi pubblici dei certificati verdi e delle carriere politiche!
Coordinamento Ambientalista Amiata