Ma in Giappone si evidenzia la gravità dell'incidente col livello 7
di LEXDC SIENA. In base alle dichiarazioni ufficiali del governo giapponese il 26 marzo avevamo scritto sul cittadinoonline che era stato raggiunto il massimo livello di gravità dell’incidente nucleare di Fukushima, cioè il 7, toccato in precedenza solo dalla tragedia di Chernobyl. In effetti leggere l’ammissione definitiva fatta ieri che le cose stanno esattamente così: “nel tempo le conseguenze delle radiazioni emesse dalla centrale manifesteranno gli stessi segni ucraini” è una nostra amara soddisfazione sull’aver capito il fenomeno immediatamente. Evidentemente è chiara per i tecnici presenti in loco l’impossibilità di garantire la refrigerazione dei reattori e le parziali fusioni libereranno radiazioni a cielo aperto dalel conseguenze incalcolabili. L’agenzia italiana Ispra, nell’informarci che anche per ieri 12 aprile i dati raccolti sulla radioattività in Italia sono pressoché insignificanti, prende atto anche della nuova valutazione della gravità dell’incidente atomico causato da terremoto+tsunami in Giappone.
Conseguenze sulla vita in Giappone. Kyushu Electric Power Co ha bloccato le procedure per la costruzione di un nuovo reattore atomico da 1,59 milioni di kW a Sendai, 560.000 prenotazioni alberghiere sono state annullate dopo l’11 marzo, difficoltà nei trasporti navali perché gli equipaggi stranieri non vogliono navigare nell’area di Fukushima. Le difficoltà economiche stanno arrivando anche da noi: Toyota ha comunicato che ben cinque stabilimenti europei interromperanno la produzione di auto causa mancato arrivo di componentistica dal Giappone. Tokyo Disneyland riaprirà i battenti solo il prossimo 15 aprile, riparati i danni, con chiusura anticipata alle 18. La stima ufficiale dei danni complessivi parla della necessità di 47 miliardi di dollari per ricostruire il paese, mentre per la società Tepco che gestisce la centrale il costo dei risarcimenti starà in una forbice tra 24 e 40 miliardi di dollari. Il presidente delle Filippine, benigno Aquino, ha ordinato il rimpatrio dei suoi cittadini presenti in Giappone, e i terremoti “di assestamento” continuano anche oggi, l’ultimo alle 3:08 ora italiana.
Nuclearisti italiani. L’Ain (Associazione italiana nucleare) continua a ripetere che va tutto bene, che dai reattori pensati e programmati per il Bel Paese non vi saranno problemi e che le nuove tecnologie renderanno gli impianti ultrasicuri. Si dimenticano però di ricordare che queste tecnologie non le ha viste né sperimentate ancora nessuno! In particolare in caso di incidente non esiste il “pulsante” che spegne immediatamente i reattori e non esiste la tecnologia per fronteggiare un evento grave come la fusione del nocciolo. I due esponenti principali del fronte nuclearista si distinguono per l’opera di minimizzazione attraverso il silenzio e l’indifferenza. Chicco Testa, dopo le bravate dei primi giorni e qualche comparsata in televisione, sembra chiuso nel mutismo più assoluto. Umberto Veronesi manda avanti il figlio negli spot del cinque per mille per la sua onlus oncologica, sempre affamata di soldi per la ricerca. Ma ci sembra talmente fuori di testa che non gli affideremmo un euro perfino nella materia dove in passato aveva dimostrato di essere una autorità mondiale. Senilità che avanza… pensava che essendo un esperto in una materia lo fosse per induzione anche in un’altra? Ma, piacendo a Dio, è dal 20 marzo che si è chiuso in un mutismo pietoso anche lui. Il tempo del Referendum sta arrivando velocemente, e l’escamotage pietoso del ministro dell’Interno Maroni di scialacquare 400 milioni di euro spostandone la data rispetto alla tornata elettorale amministrativa si sta rivelando inutile fin da ora. Le crisi si assommano, e l’incapacità di gestirle appare sempre più evidente in una classe politica arroccata su se stessa e autoreferente.
LEXDC SIENA