Festeggiati i 100 anni dello sfruttamento della risorsa naturale
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di Fabrizio Pinzuti
AMIATA. Sul piano della sola produzione energetica (e mettendo da parte tutti gli eventuali “effetti collaterali” ipotizzati o prospettati non solo dagli ambientalisti ma anche da rappresentanti del mondo scientifico), il bilancio “geotermico” dell’anno 2012, ufficializzato a settembre 2013 e presentato in occasione della ricorrenza del secolo dall’entrata in esercizio, a Larderello, della prima centrale geotermica al mondo nonché dell’inaugurazione del Museo Nazionale della Geotermia, è sicuramente positivo. I dati di produzione hanno sancito infatti che Enel Green Power, nei 33 impianti geotermici dislocati tra le province di Pisa, Grosseto e Siena, ha prodotto più di 5.235 GWh. Non è un record in termini assoluti ma in termini percentuali. Per la prima volta, infatti, nei cento anni della storia toscana di produzione di energia elettrica da fonte geotermica, la percentuale di energia elettrica prodotta ha oltrepassato la soglia del 26% attestandosi intorno al 26,5% in quanto a capacità di soddisfare il fabbisogno energetico regionale su un totale di consumi pari a circa 19.964 GWh.
Secondo Enel Green Power i risultati potrebbero migliorare già a partire dal 2014, con la produzione dell’anno solare 2013, visto che la geotermia continua a essere uno dei pilastri energetici della Toscana e che si sta rivelando sempre più importante anche dal punto di vista degli usi diretti. Attraverso l’utilizzo della frazione calore, infatti, si ottengono benefici economici importanti sia dal punto di vista dei riscaldamenti abitativi (teleriscaldamenti geotermici) che per quanto riguarda applicazioni industriali e agroalimentari (serre, caseifici, salumifici, etc.). In questo settore la Toscana, secondo Enel Green Power, può continuare a essere un’eccellenza in campo mondiale (Fonte Geotermia News).