L'Ecosistema Valdorcia e Gruppo di lavoro Per la Valdorcia: "Il sindaco di Montalcino e presidente della Provincia non conosce il progetto"
VALDORCIA. Sconcerto! Chi ci dovrebbe tutelare dice che non è di sua competenza perché non conosce il Progetto!! E allora rovesciamo le parti e lo invitiamo a leggere il Progetto, diversamente glielo spieghiano noi.
Una premessa sostanziale, non sono gli agitatori di popolo che confondono i confini, ma è la Regione Toscana che nel Procedimento di VIA, (Valutazione Impatto Ambientale) oltre al Comune di Abbadia S.S. certifica che il Comune di Radicofani (Area Unesco Val d’Orcia) è Comune interessato dagli Impatti ambientali e lo rende perciò partecipe del Procedimento VIA. Dunque è in corso un procedimento formale e non discorsivo come il Presidente ritiene!!
Inoltre il Progetto della Centrale Geotermica si trova all’interno di un’area denominata “Le Cascinelle”(ex Le cascinelle e Celle sul Rigo unificati) di 100,89 Kmq, che comprende parte del territorio dei Comuni di Radicofani, Castiglione d’Orcia (aree Unesco), San Casciano Bagni e Abbadia S.S.
In quell’area Sorgenia può fare, ad oggi, centrali dove vuole perché tutta l’area è concessa dalla Regione Toscana in contraddizione con i vincoli posti dal sito Unesco. Pertanto a nulla valgono le delibere comunali di definizione delle Aree Non Idonee (ANI) se la Regione non le identifica e le dichiara soggette a vincolo (siti Unesco) per escludere attività geotermiche anche ai sensi delle linee guida del decreto MISE del 2010.
Si fa presente che attualmente esistono in piena area Unesco i seguenti Permessi di Ricerca autorizzati dalla Regione Toscana, non trasformati in concessione mineraria, ma “sospesi” su richiesta delle Società, sia chiaro che “sospesi” non vuol dire annullati ma sospesi per non perderne i benefici istruttori… ed in attesa o di riproposizione o di annullamento.
Tali permessi si chiamano:
Campiglia d’Orcia e riguarda i Comuni di Castiglion d’Orcia- Radicofani – Abbadia S.S. per 55,4 Kmq
Castiglione d’Orcia e riguarda i Comuni di Castiglione d’Orcia- San Quirico d’Orcia – Seggiano per 60 kmq
Ripa d’Orcia e riguarda i comuni di Castiglione d’Orcia – Montalcino – San Quirico, Seggiano, Casteldelpiano per 70 Kmq.
Dunque non mi appare così lontana la presenza delle trivelle geotermiche in Val d’Orcia! Addirittura nel caso in oggetto il permesso di ricerca la Regione Toscana lo ha trasformato in concessione mineraria “Le Cascinelle” , ovviamente, altrimenti Sorgenia non poteva presentare il Progetto!
Perché Sorgenia, comunque, è sul territorio nella misura in cui gli Enti preposti gli consentono di esserci (in primis la Regione Toscana).
Il Presidente della Provincia afferma nell’intervista di ieri La Nazione 11 dicembre che la realizzazione della centrale è a Impatto Zero, sarebbe questo l’impatto zero?
Impatto paesaggistico: l’area occupata corrisponde a 53.400 mq, vengono estratti fluidi per 700 tonnellate/h (quanto il doppio delle centrali Enel versante senese) a 1900 metri di profondità a 160° e vengono reimmessi, dopo perdita di calore, nel sottosuolo a 80°.
– realizzazione di tre pozzi di estrazione e 7 di reiniezione, 40 ventilatori alti 14 metri con potenza sonora di 104,7 decibel.
– realizzazione di un elettrodotto per 6,5 Km con 78 piloni dalla centrale fino al punto di distribuzione.
-realizzazione di tubi del diametro di 80 cm sospesi e di collegamento del fluido tra produzione e reiniezione per circa 1 Km in parallelo alla c.d. cassia ed in aderenza ad un tratto della Via Francigena
Impatto acustico : Dalla Relazione di Impatto Acustico di Sorgenia allegata al progetto a pag.55 oltre ai 104,7 decibel vi sono tra pompe e turbine altre sorgenti sonore con rilevanti valori.
Sismicità Ma lo sa il Presidente che una delle criticità che seguono la realizzazione di questo progetto è la microsismicità indotta e lo dice Sorgenia che nella Relazione “Rapporto sulla sismicità” allegata al suo Progetto recita che si tratta di “scosse frequenti ma di bassa magnitudo” correlate al processo di reiniezione dei fluidi e se ne descrive la fisica: ”la sismicità indotta avviene quando la pressione del fluido in una faglia o frattura raggiunge un valore critico al di sopra del quale è superato l’attrito che impedisce lo scivolamento della faglia” (pag.18), Prosegue il Rapporto sulla sismicità allegato al Progetto di Sorgenia che “ Un corretto approccio per affrontare la questione della sismicità eventualmente indotta dalle attività di coltivazione dei fluidi geotermici implica la necessità di analizzare le esperienze fatte in Italia e all’estero, predisporre adeguati sistemi di monitoraggio antisismico e controllo dei parametri della reiniezione.”(pg.18)
E l’attività generale di prevenzione antisismica come si combina con l’autorizzazione a costruire una centrale che di sicuro genera sismicità e che per saperne di più dobbiamo andare a leggerci cosa accade all’estero, essendo questa la prima centrale in Italia? E’ questa la tutela del territorio? Chi firma per assicurare che non vi sarà attività sismica tale da generare danni a cose o persone? Chi si assume questa responsabilità?
Si dovrà perciò intervenire per segnalare, per quanto di propria competenza , alle Autorità preposte sia alla Pubblica sicurezza che alle attività di prevenzione antisismica.
Oltre quello che il Presidente chiama “impatto zero” ci fa sapere che tutto il resto non è di sua competenza nè come Presidente della Provincia nè come Sindaco, e parliamo di
Sorgenti Termali
Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale all’art.10.1.6 comma 1, redatto dalla Amministrazione Provinciale ,ovviamente, tutela le sorgenti termali, Bagni San Filippo in questo caso, dalla escavazione di pozzi geotermici per un raggio indicativo di 5 km.
Tale area di tutela, è a conoscenza del Presidente che viene a coincidere con l’area della centrale o meglio con i pozzi traversi che si spingono all’interno del Comune di Radicofani? Ma vi è conoscenza che all’interno di questi pozzi traversi vengono sversati da 100 a 150 metri cubi di acido cloridrico per sciogliere le formazioni carbonatiche delle rocce ? Siamo per l’ appunto vicino a Bagni san Filippo!!!
E’ questa la tutela del territorio?
Però su una cosa siamo d’accordo con il Presidente della Provincia: quando ci fa sapere che “i divieti scattano quando si superano i confini”, bene Le facciamo sapere che ben 5 pozzi di reiniezione traversi si estendono ampiamente dentro il confine del Comune di Radicofani, come la mettiamo?
Ecosistema Val d’Orcia | Gruppo di Lavoro per la Val d’Orcia