Dopo Mensano arriveranno nuove concessioni a trivellare

di LEXDC
SIENA. Grande scalpore ha destato la notizia che a settembre si trivellerà la Valdelsa senese alla ricerca di soffioni geotermici con la concessione ottenuta da Magma Energy. Avevamo riportato lo scorso 15 luglio le osservazioni della comunità di Casole, stupita, disinformata, preoccupata. La settimana seguente il comune di Colle aveva dovuto fare un comunicato a firma dell’assessore Niccolini, per informare – tardivamente – una città che non sapeva nulla e che proprio sulle questioni ambientali ed energetiche sta attraversando un periodo difficile, alle prese con cloruri, fluoruri e centrali a pirolisi. Ma come sempre non finisce qui. Riferisce il BUIG del 31 Maggio scorso (il bollettino minerario del Ministero dell’Industria, ndr), che la società Tosco Geo Srl ha presentato una istanza di permesso di ricerca in un’area che interessa il comune di Abbadia San Salvatore denominato Bagnolo. Mentre Sorgenia Geothermal Srl ne ha presentata un’altra chiamata Murlo che, oltre al comune omonimo, interessa Monticiano, Sovicille e Civitella Paganico, ma che ha in attivo una richiesta amiatina chiamata Le Cascinelle e una a Radicondoli denominata Monte Santa Croce. Co.Svi.G. è attiva a Radicondoli (Lucignano). Geoenergy a Montalcino. Le concessioni attive, oltre alla già citata Mensano per Magma Energy (che scaverà anche in un’area che va da Roccastrada a Sticciano Scalo), sono diverse e attendono solo la pubblicazione nel Burt della Regione Toscana per divenire operative. Enel Green Power sta per partire tra Ciciano e Scalvaia con la concessione Boccheggiano, ad esempio. Ancora Sorgenia Geothermal trivellerà vicino a Saragiolo nella concessione Poggio Montone.
Bucherellare la Terra di Siena, e non solo visto che le istanze presentate in provincia di Grosseto e Pisa sono ancor più numerose, sembra diventato lo sport del momento. Gli abitanti dell’Amiata soffrono e si lamentano delle conseguenze negative dello sfruttamento geotermico, che rimane una ferita aperta chiamata sottosviluppo e mancata valorizzazione del territorio. A Pomarance e in generale in Val di Cecina soffrono di degrado ambientale e di scarso controllo della salute pubblica, di cui le stesse rilevanze negative del controllo dell’aria dell’Arpat costituiscono un segnale importante da non sottovalutare.
La regione Toscana crede nella geotermia, anche come fonte rinnovabile, benché non lo sia fisicamente ma soltanto per convenzione legale (l’acqua si può esaurire, la falda si potrebbe abbassare, ad esempio). La provincia di Siena lo stesso, così presa com’è dall’obbiettivo del Siena Carbon Free 2015 (non l’azzeramento del CO2, ma il bilanciamento zero del saldo fra emissioni e riduzioni), da non dare ascolto alle istanze dei comitati sempre più agguerriti. La centrale geotermica di Chiusdino è stata inaugurata in pompa magna con il contributo versato a Enel Green Power per i 170 milioni di kilowatt annui da produrre.
La tradizione geotermica della Toscana, in cui dal 1904 è concentrata tutta la produzione nazionale, continua.
(Foto di Augusto Mattioli)