Lecito cambiare idea, ma qualche dubbio sorge spontaneo a "Casole Nostra"
CASOLE D’ELSA. Da “Casole Nostra” riceviamo e pubblichiamo.
“Era il 2007. La Regione Toscana aveva concesso tre permessi per effettuare “esplorazioni” e autorizzazioni di ricerca” nel sottosuolo alla Heritage Petroleum plc, società con sede a Monaco, suscitando la protesta del sottosegretario alle Politiche Agricole, Stefano Boco: “E’ una follia ricercare l’oro nero sotto terra, quando l’unico grande tesoro sono il lavoro degli uomini, la bellezza paesaggistica, i valori naturali. Sarebbe un errore da pagare caro” augurandosi che “sia possibile da parte delle autorità regionali rivedere i permessi”. [la Repubblica] Sono passati nove anni e Stefano Boco è diventato presidente del consiglio di amministrazione, consigliere delle società Magma Energy Italia srl e consigliere della Tosco Geo srl, società controllate dalla Graziella Green Power, che hanno chiesto e ottenuto dalla Regione Toscana permessi per effettuare “esplorazioni” e “autorizzazioni di ricerca” nel sottosuolo. Esattamente come la Heritage Petroleum plc. Naturalmente è lecito cambiare idea, salvo il fatto che i cittadini erogano uno stipendio a chi aveva fatto quelle affermazioni nel 2007 senza avere in cambio neanche il servizio minimo della coerenza. È lecito cambiare idea ed è lecito supporre (per assurdo) che i cittadini siano contenti di pagare questo obolo di sapore medievale. Eliminato il problema della coerenza e quello dell’obolo resta però un problema logico, un problema che non si riesce a eliminare neanche “per assurdo” perché l’assurdo sarebbe eliminarlo. Infatti ricercare l’oro nero (o bianco) nel sottosuolo è una follia oppure non lo è. O l’unico grande tesoro è il lavoro degli uomini, la bellezza paesaggistica, i valori naturali oppure questi valori non sono l’unico grande tesoro. O scavare il sottosuolo è un errore da pagare caro, oppure non è un errore da pagare caro. Non ci sono vie di mezzo. A meno che non si accetti l’idea che le regole, i princìpi, valgano solo “per gli altri”: perforare il paesaggio toscano è una follia se lo fa la Heritage Petroleum, ma non quando lo fa la Magma Energy.
La Regione Toscana sembra aver adottato questa filosofia. Nel 2007 il ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio affermava: “E’ evidente che il semplice buon senso impone che vengano ritirate autorizzazioni a trivellare aree come il Chianti. In ogni caso ho attivato la Direzione generale del Ministero per compiere alcune verifiche sul rispetto delle norme affinchè siano evitati scempi ambientali”. Oggi il “semplice buon senso” della politica è cambiato e non impone più che vengano ritirate le autorizzazioni a trivellare aree come il Chianti. Oggi si può trivellare a Pignano, al Masso delle Fanciulle in aree paesaggisticamente intatte e a ridosso di strutture turistiche. Come dire che secondo la politica buttarsi dal quinto piano nel 2007 era un suicidio, ma oggi è invece un modo per aumentare il nostro benessere”.