Se ne parla nella terza conferenza a 360° ad Abbadia San Salvatore
di Fabrizio Pinzuti
ABBADIA SAN SALVATORE. Tra gli argomenti in programma nella “Terza Conferenza a 360° sulla Geotermia – Alta media e bassa entalpia cogenerazione e tricogenerazione” di sabato 6 febbraio, dalle 15 alle 18.30, presso la videoteca del Centro Giovani, via Mentana 16, organizzato dal M5S di Bassano Romano, anche l’analisi del progetto geotermico denominato Casa Del Corto, dall’omonima frazione di Piancastagnaio. Carlo Leoni, organizzatore del convegno, in una nota preliminare, fa però notare che, nonostante il nome, il progetto interessa, oltre quello di Piancastagnaio, anche territori dei Comuni di Abbadia San Salvatore e San Casciano Dei Bagni. Leoni specifica che nel progetto è prevista la realizzazione di un “impianto pilota” con centrale di produzione elettrica a ciclo organico, capace di generare energia elettrica e calore, senza emissioni in atmosfera, sfruttando come fonte di energia primaria fluidi geotermici a medio-alta entalpia; i fluidi geotermici, una volta utilizzati nell’impianto pilota per la produzione di energia elettrica, potrebbero essere utilizzati anche per la cessione di calore per usi civili, industriali ed agricoli. L’impianto sarà costituito da: 3 pozzi di produzione del fluido geotermico, ospitati in una singola postazione denominata CC 1; tubazioni interrate di trasporto del fluido geotermico; centrale di produzione elettrica del tipo Organic Rankine Cycle (ORC); 3 pozzi di reiniezione del fluido geotermico, ospitati in una singola postazione denominata CC 2. Il Programma Lavori associato al Permesso di ricerca, aggiunge Leoni, ha ottenuto parere favorevole dal CIRM/MSE nella seduta del 27/11/2014. La profondità verticale attesa di fondo pozzo è di 2.000 m da p.c. e la temperatura stimata tra 170°C e 200°C. Nella predisposizione del Progetto Definitivo è stata assunta una temperatura media di serbatoio pari a 180°C. Se si fa riferimento al Decreto Legislativo 11 febbraio 2010, n. 22, art. 1, comma 2, lettera a), afferma Leoni, sono risorse geotermiche ad alta entalpia quelle caratterizzate da una temperatura del fluido reperito superiore a 150 °C; nella lettera b) sono definite a media entalpia quelle caratterizzate da una temperatura del fluido reperito compresa tra 90 °C e 150 °C; quindi, conclude l’esponente di M5S, i 180 gradi sarebbero dell’alta entalpia, su cui tanto si è esercitata la critica corrosiva di alcuni degli intervenuti al convegno sulla cosiddetta “buona geotermia” del 29 e 30 gennaio.