Circa 250 millimetri di pioggia in tre ore hanno provocato il disastro che non era prevedibile nell’entità dei danni
FIRENZE. «Adesso è il momento di gestire l’emergenza, da domani dobbiamo pensare a valutare le situazioni critiche. E come Ordine, mettiamo a disposizione in forma volontaria, geologi formati dalla Protezione Civile nazionale». Il presidente dell’Ordine dei Geologi della Toscana, Riccardo Martelli, esprime «profonda amarezza per le vittime del maltempo di Livorno cui va tutto il nostro cordoglio».
L’appello dei Geologi, tecnici volontari per il dopo emergenza. Il presidente Martelli offre la professionalità dei geologi per risollevare la città labronica da un evento così tragico. «I nostri tecnici sono a disposizione, questo l’appello a mettersi in comunicazione con noi. Abbiamo tecnici formati per la fase di supporto post emergenza, quando ci saranno da fare valutazioni”.
Eventi rapidi con effetti non prevedibili in aree urbane. Per quanto riguarda la tragedia di stamani, Martelli ricorda come «siano caduti circa 250 millimetri di pioggia in tre ore. E una quantità simile di acqua non la gestisci in ambiente urbano. Un evento analogo in area aperta, come è successo qualche giorno fa a Roccastrada, magari provoca allagamenti, danni alla viabilità, ma sicuramente non si porta dietro un numero di vittime come è accaduto Livorno. Ogni sforzo che vada nella direzione di una corretta pianificazione territoriale è fondamentale per gestire gli gli effetti di questi enti. Tuttavia quello di stanotte, quando si abbatte su un’area urbana è difficilmente prevedibile negli effetti».
Al lavoro per capire e risolvere le criticità. Sulle cause, il presidente dell’Ordine dei Geologi della Toscana vuole avere un quadro più chiaro della situazione. «Certamente i torrenti tombati sono punti critici in un contesto urbano, ma è presto per fare valutazioni. Quello che possiamo dire è che un evento di simile portata provoca un disastro con effetti che sembrano quelli di un attentato, improvvisi e devastanti».