Il coordinamento dei Giovani democratici sull'utilizzo delle risorse geotermiche
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di Fabrizio Pinzuti
AMIATA. Il coordinamento dei Giovani Democratici dell’Amiata emette un comunicato stampa con cui si inserisce nell’incandescente dibattito in corso sull’utilizzo delle risorse geotermiche, con una posizione autonoma, simbolo della trasversalità sullo spinoso argomento : “Sono stati molti i ragazzi che dopo le elezioni politiche si sono avvicinati ai Giovani democratici, spinti da motivazioni diverse ma con la stessa voglia di fare qualcosa prima che sia troppo tardi. Insieme abbiamo deciso di impegnarci, informarci e lavorare tenacemente perché il Partito democratico e la politica in generale hanno ora, più che mai, bisogno di noi. Non possiamo tirarci indietro, abbiamo un’idea di futuro e vogliamo portarla avanti, insieme a chi vorrà lavorare con noi. Per questo abbiamo avviato una serie di incontri su alcune delle tematiche più calde riguardanti il nostro territorio, tra cui la geotermia. Abbiamo incontrato il comitato “Sos Geotermia”, la Regione Toscana e un lavoratore delle centrali geotermiche amiatine, così da avere un quadro completo della situazione e poter scegliere, in libertà, la nostra posizione. Dopo aver ascoltato, chiesto e discusso, ci siamo espressi a favore dello sfruttamento dell’energia geotermica sull’Amiata, sottolineando alcuni punti per noi fondamentali. Dagli studi compiuti e dal continuo monitoraggio risulta che i valori delle emissioni delle centrali sono in linea con i limiti stabiliti dalla normativa nazionale e che le emissioni stesse si sono ridotte notevolmente con l’introduzione degli abbattitori nei cosiddetti filtri Amis. Non emerge, invece, alcuna connessione tra lo sfruttamento dell’energia geotermica e l’attività sismica nel nostro territorio, non sono stati registrati abbassamenti del livello delle falde acquifere dagli anni ’60 ad oggi e non è giustificabile con la presenza di centrali geotermiche l’aumento delle malattie tumorali, registrato in particolare negli uomini. Per questo non siamo spaventati dall’utilizzo di risorse geotermiche, ma chiediamo: che sia garantito, sempre, il massimo rispetto dell’ambiente; che, una volta completata la centrale “Bagnore 4”, sia imposto lo stop alla costruzione e all’ampliamento delle centrali esistenti; che sia assicurato il proseguimento degli studi sugli effetti ambientali e il monitoraggio costante delle emissioni e dell’impatto sul territorio; che siano realizzati i necessari ammodernamenti delle strutture locali e che ci si orienti sempre di più a un impiego maggiore del termo riscaldamento sull’Amiata. Il dibattito sulla geotermia resterà aperto ancora per lungo tempo, ma auspichiamo che il dialogo tra le parti si mantenga sempre civile e costruttivo”.
Per dovere di informazione ricordiamo che all’interno del Partito Democratico non c’è uniformità di giudizio (completamente diversa è, per esempio, la posizione del gruppo consiliare di Abbadia San Salvatore) e che, nel rispetto del documento, il mondo scientifico è lungi dall’aver raggiunto orientamenti condivisi riguardo agli effetti della geotermia su salute, ambiente, equilibrio idrogeologico, sismicità.