FIRENZE. “La geotermia è una fonte rinnovabile come sostengono la comunità scientifica e l’Europa ed è anche una fonte innovativa se viene sviluppata secondo criteri di sostenibilità ambientale ancora più spinti: quello che prevede la nostra legge regionale”.
Così l’assessore all’ambiente Federica Fratoni rispondendo a coloro che chiedono al ministro di non finanziare la geotermia con il Fer2. “La nostra legge sulla geotermia 2.0 è nata proprio con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e paesaggistico delle nuove centrali tanto che è stata assunta dal Ministero dello sviluppo economico come punto di riferimento per scrivere il prossimo decreto delle rinnovabili cioè quello dedicato alle fonti innovative”.
“La Regione – prosegue Fratoni – ha normato l’utilizzo della risorsa secondo parametri ambientali puntuali e stringenti dicendo che la Co2 emessa deve essere sequestrata e reimpiegata per fini industriali e che questi progetti devono portare sviluppo e ricadute economiche e occupazionali per i territori interessati.
“Per questo – dice – chiediamo al ministero di riconvocare il tavolo, di mettersi al lavoro e riscrivere celermente quel decreto, reintrodurre gli incentivi per un uso dell’energia che collocandosi nel gruppo delle rinnovabili deve essere ottimizzato dal punto di vista ambientale e socioeconomico anche per i territori dell’Amiata. Credo che la Regione da questo punto di vista abbia fatto un grande lavoro e oggi a buon titolo possa essere interlocutore privilegiato del Governo per sostenere ancor di più una coltivazione del fluido che sia davvero improntata sui principi della sostenibilità che oggi governano le scelte della nostra amministrazione”.
“Ai comitati infine dico – conclude Fratoni – che l’aver proposto ricorso contro una centrale di media entalpia che prevede la totale reiniezione del fluido e zero emissioni è la dimostrazione di quanto la loro posizione sia puramente ideologica e priva di qualsiasi valutazione di merito rispetto ai profili di impatto ambientale e di tutela della salute”.