La Provincia ha esaurito la dotazione di incentivi
SIENA. La realtà del fotovoltaico in Italia alla data odierna parla di 118.149 impianti eroganti la bellezza di 1930,2 Mw di corrente elettrica, un contributo sostanziale alla riduzione della bolletta energetica nazionale. Capofila del settore è la Puglia, con 373 Mw prodotti, mentre la Toscana arranca a metà classifica con soli 86,5 Mw. Nella classifica regionale, la provincia di Siena è terzultima in classifica con 530 impianti che producono 5.560 Kw di energia, seguita solo da Pistoia e Massa Carrara. Guida naturalmente Firenze con 17.001 Kw prodotti.
C’è da dire che in una classifica combinata delle energie rinnovabili, Siena e Pisa recuperano grazie al geotermico, ma ciò significa che ancora molto si può fare per avere elettricità prodotta con fotovoltaico alternativo al carbone e agli idrocarburi. Non è stato finora sufficiente il boom provinciale di questi ultimi due anni, tra cui: la realizzazione del parco fotovoltaico di Radicondoli della capacità di 1 MWp su un terreno di 16.000 mq e l’impianto di Confesercenti Siena che ha permesso la riduzione di 11 tonnellate di CO2 in atmosfera. Ancora si può fare molto, specialmente nel settore della pubblica illuminazione, o nello sfruttamento dei tetti dei capannoni industriali, spesso situati in zone dove hanno ormai scarso impatto ambientale e azzerando il consumo del territorio, che è già diventato, in certe aree dell’Italia, una nuova emergenza ambientale.
Lo strumento incentivante principe è il Conto Energia, e lo Stato sta facendo la sua parte, avendo rinnovato gli incentivi alla produzione con il decreto interministeriale del 6 agosto 2010. Inoltre, c’è la possibilità per aziende o enti che vogliano realizzare impianti fotovoltaici di accadere al finanziamento chiamato “Welcome Energy” del gruppo MPS. Ad esso si è accompagnato, in provincia di Siena, l’ulteriore stimolo del bando 2010 della Provincia che ha avuto un buon successo: nello scorso novembre ha esaurito la dotazione.
L’altra iniziativa della nostra provincia riguarda un bando che vuole creare un polo tecnologico per lo sviluppo di aziende che operino in maniera innovativa nel settore, con il contributo di enti e università, per raggiungere l’ambizioso obbiettivo di diventare tra le prime regioni europee “Carbon Free” nel 2015. Speriamo che non si inneschi la corsa cieca al risultato politico accettando anche la speculazione come avvenuto per l’eolico in Calabria e Sardegna, e che non si ottengano i “risultati visibili” mangiando il territorio con nuove edificazioni, per salvaguardare l’ambiente e la biodiversità.