ROMA. (f. p.) Con un comunicato stampa del 25 ottobre 2016 l’ENEL ha pubblicato il report del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2016. Il documento, pubblicato in anticipo rispetto alla divulgazione dei dati economico-finanziari del periodo, si pone l’obiettivo di rafforzare la comunicazione del Gruppo nei confronti della comunità finanziaria, “in linea con le best practice dei mercati più evoluti“. Non a caso in concomitanza con il documento l’Enel ha comunicato il suo inserimento nella A-list del Carbon Disclosure Project (CDP), l’indice più utilizzato in finanza per orientare gli investitori verso le aziende che si presentano come sensibili ai temi del cambiamento climatico.
«Il cambiamento climatico -afferma l’AD del gruppo Enel, Francesco Starace- è forse la sfida più importante che oggi il mondo sta affrontando: l’ammissione all’A-list del CDP è un ulteriore riconoscimento del contributo positivo di Enel per la risoluzione di questa sfida cruciale. Si tratta di una riprova per il mondo del business che la strategia di sostenibilità di un’azienda è strettamente correlata alle sue ambizioni industriali».
Dal documento risulta che nei primi nove mesi del 2016 gli impianti geotermici gestiti dall’Enel in Italia hanno prodotto 4.409 GWh, ossia il 2,1% in più rispetto allo stesso periodo del 2015, quando la produzione si fermò a 4.318 GWh. Si tratta, secondo GeotermiaNews, di una performance ancor più positiva se si considera che sia la produzione netta totale che la domanda di energia elettrica hanno registrato decrementi rispettivamente del 2,7% e del 3,1%. Trend positivo tra le rinnovabili Enel anche per eolico e biomasse.