FIRENZE. Non si arresta la corsa green della geotermia toscana di Enel Green Power, che continua a far segnare primati positivi per le rinnovabili e l’economia della regione. Il 2015 della geotermia, infatti, si è aperto con un nuovo record assoluto relativo alla produzione da fonte geotermica nell’anno solare 2014: le 33 centrali geotermiche in esercizio nel 2014 (Bagnore 4 è stata avviata alla fine dell’anno) hanno fatto registrare una produzione di 5.548 GWh, dato che supera il precedente primato dello scorso anno quando la produzione era stata di 5.301 GWh.
Il nuovo record di produzione da fonte geotermica in Italia, che segna un aumento di quasi 250 GWh rispetto al 2013, è stato possibile grazie all’ottimizzazione tecnologica degli impianti la cui efficienza impiantistica è stata superiore al 98% e alla disponibilità dei pozzi minerari gestiti da Enel Green Power nell’ottica di una coltivazione geotermica attenta all’ambiente e all’equilibrio del ciclo geotermico. Per stabilire la percentuale di copertura sul totale del fabbisogno elettrico toscano occorrerà attendere i dati ufficiali sui consumi regionali, ma il risultato raggiunto dalla geotermia nel 2014 è storico perché negli oltre 100 anni di attività industriale mai era stato raggiunto un livello così elevato di produzione, segno evidente della rinnovabilità della risorsa che non si esaurisce con il passare degli anni ma che, se ben gestita attraverso la reiniezione delle acque in uscita e l’innovazione tecnologica, cresce in termini di disponibilità e di resa mantenendosi in equilibrio con l’ambiente, a conferma che la geotermia è totalmente rinnovabile.
A Larderello e in Toscana Enel Green Power gestisce il più antico complesso geotermico del mondo e detiene il know how della geotermia che esporta in tutto il pianeta. Delle 34 centrali geotermoelettriche di Enel Green Power, 16 sono in provincia di Pisa; 9 sono nella provincia di Siena per 10 complessivi gruppi di produzione; infine, altre 9 si trovano nella provincia di Grosseto per un totale di 10 gruppi di produzione. A livello provinciale, la provincia di Pisa si attesta su un produzione geotermica di 2.920 GWh, la provincia di Siena di 1.439 GWh e quella di Grosseto di 1.189 GWh. I 5 miliardi e mezzo di KWh prodotti in Toscana corrispondono al consumo medio annuo di oltre due milioni di famiglie e forniscono calore utile a riscaldare circa 9.500 utenti nonché 28,5 ettari di serre, caseifici e ad alimentare una importante filiera agricola, gastronomica e turistica. Le centrali sono raggruppate nelle cosiddette “Aree Geotermiche” (ognuna delle quali raccoglie impianti di province diverse) di Larderello, Radicondoli, Lago Boracifero e Piancastagnaio/Amiata: le aree di Larderello e di Lago hanno fatto registrare una produzione rispettivamente di 1.807 e 1.833 GWh, l’area di Radicondoli di 1.258 GWh e gli impianti amiatini di Piancastagnaio, Santa Fiora e Ardicosso di 661 GWh.
“La geotermia toscana – ha detto Massimo Montemaggi, Responsabile Geotermia Enel Green Power – si conferma una risorsa fondamentale per la nostra regione, sia in termini elettrici che termici. La nostra attività costituisce un’eccellenza nel mondo per le tecnologie utilizzate, per il rispetto dell’ambiente e per le frontiere di innovazione che apriamo nel settore delle rinnovabili. Nel 2014 abbiamo centrato questo obiettivo storico grazie all’optimum tecnologico che abbiamo raggiunto nella gestione degli impianti e dei pozzi, che conferma quanto un’accurata coltivazione della risorsa geotermica costituisca il presupposto fondamentale per lo svolgimento dell’attività. A fine 2014 è entrata in esercizio anche la nuova centrale geotermica di Bagnore 4, sull’Amiata, che in questo nuovo anno darà un ulteriore contributo alla Toscana rinnovabile”.