A Siena 34 infrazioni accertate, 0,8% sul totale nazionale, 48 denunce
FIRENZE. Pochi giorni dopo la presentazione da parte di Legambiente del Dossier Ecomafia 2017, si è parlato, alle Giubbe Rosse di Firenze, dell’illegalità ambientale nella nostra regione, che mantiene, purtroppo, la posizione più alta in classifica tra le regioni del centro-nord.
Per quanto riguarda le attività organizzate di traffico illecito dei rifiuti, la Toscana si conferma al sesto posto anche nel 2017, con cifre che rimangono comunque preoccupanti: 324 infrazioni accertate nel 2016, il 5,7% del totale nazionale, diminuiscono di poco le persone denunciate (431) e gli arresti, mentre salgono i sequestri effettuati (99).
Su scala provinciale le maggiori criticità si evidenziano nella provincia di Firenze (74 infrazioni accertate, 1,8% su totale nazionale, 101 denunce), seguita da Livorno (41 infrazioni accertate, 1% su totale nazionale, 72 denunce) e da Siena (34 infrazioni accertate, 0,8% su totale nazionale, 48 denunce).
Quest’anno si registra una riduzione dei reati legati al ciclo del cemento e contro gli animali.
Per quanto riguarda i primi, la Toscana scende alla settima posizione, anche se diminuiscono le infrazioni accertate da 342 a 222, (il 5% sul totale nazionale), le persone denunciate (304) e i sequestri effettuati (da 106 a 61).
Su scala provinciale i maggiori problemi si manifestano nella provincia di Livorno (53 infrazioni accertate, 1,2% su totale nazionale, 62 denunce), seguita da Siena (53 infrazioni accertate, 1,2% su totale nazionale, 76 denunce) e da Firenze (37 infrazioni accertate, 0,9% su totale nazionale, 41 denunce).
I reati contro gli animali (bracconaggio, commercio illegale di specie protette, allevamenti illegali, pesca di frodo ma anche le nuove norme contro il maltrattamento degli animali di affezione) vedono un notevole miglioramento generale. In relazioni a questi reati, la Toscana scende al nono posto della classifica, con 249 infrazioni accertate, con una percentuale sul totale del 4,2%, in diminuzione rispetto all’anno precedente, 249 denunce, 13 sequestri. Nella classifica provinciale dell’illegalità della fauna però compare anche Livorno tra le città italiane con 174 infrazioni accertate e il 2,9% su totale nazionale.
Continua la lotta contro “le archeomafie”, dove la situazione si presenta allarmante, la nostra regione infatti è una di quelle maggiormente colpite dai ladri di opere d’arte (secondo posto, con 79 furti) ed insieme al Lazio guida la classifica delle regioni con il maggior numero di furti.
Anche per quanto riguarda gli incendi ci sono buone notizie. La Toscana, infatti, sale in negativo di una posizione dal sesto al quinto posto nella classifica nazionale con 377 infrazioni accertate 8,1% sul totale, 43 denunce e 22 sequestri. Sicuramente peggiori saranno i dati del prossimo anno.
L’edizione 2017, oltre ad indagare su smaltimento rifiuti, cementificazione abusiva, racket animali, incendi e archeomafie, pone l’attenzione, come ha rimarcato Ciafani, su due nuove filiere: quella della corruzione ambientale (320 gli arresti tra quanti avrebbero dovuto vigilare sull’ambiente e si sono invece fatti corrompere) e quello della vendita degli shopper illegali. (Fonte Arpat)