Non ha seguito le linee guida, ha commesso gravi errori e provocato danni

SIENA. L’assemblea degli Ecologisti Democratici della provincia di Siena si è recentemente riunita per discutere tra l’altro delle modalità con cui si sono svolti i lavori di manutenzione di fiumi, torrenti e fossi nel senese.
Considerando le prese di posizione anche del mondo scientifico e la relazione analitica, ragionata e propositiva redatta dal proprio coordinamento, nella consapevolezza che sul tema della manutenzione della vegetazione riparia esistono Norme e Linee guida statali e regionali che hanno recepito le indicazioni comunitarie, l’Assemblea non ha potuto far altro che constatare che il Consorzio di bonifica n.6 Toscana sud non le ha considerate e ha commesso clamorosi errori e causato danni in occasione del (totale) taglio della vegetazione lungo il torrente Arbia ed il suo reticolo affluente.
Per questo gli EcoDem senesi chiedono agli Amministratori Regionali ed a quelli dei Comuni senesi il cui reticolo idrografico è in gestione al Consorzio di bonifica n.6 Toscana sud, di tutelare la propria cittadinanza verso danni arrecati a beni comuni, intervenendo prontamente affinché:
1 – vengano immediatamente interrotti gli interventi di taglio della vegetazione riparia con particolare riguardo al corso del torrente Arbia e reticolo affluente;
2 – venga attuato in questa zona del senese un parziale “commissariamento tecnico” del Consorzio, fintanto che non venga redatto un serio Piano di manutenzione per questa parte del reticolo sottoposto alla sua gestione, Piano la cui stesura sia affidata al mondo accademico ed all’associazionismo ambientale che ben conoscono e praticano il territorio senese;
3 – vincolino il Piano ed ogni azione di ripristino alla logica multifunzionale espressa in “Linee guida per la gestione della vegetazione di sponda dei corsi d’acqua secondo criteri di sostenibilità ecologica ed economica” (Regione Toscana),;
4 – i lavori per l’implementazione dei “Parchi fluviali/Greenway”, previsti dalle suddette “Linee guida”, inizino già nei primi mesi del 2016 nei lotti in cui è stato effettuato il taglio totale, anche tramite una parziale piantumazione, a costo del Consorzio, per rimediare al danno indotto ed a suo parziale risarcimento;
5 – nell’attesa che ciò accada venga sospeso l’iter di emissione del contributo di bonifica per i comuni del senese che non sono in zona di “vera bonifica”, poiché i lavori del Consorzio hanno arrecato solo danni. Hanno infatti
- diminuito le varie funzionalità ecologiche del reticolo idrografico;
- reso i territori a valle più esposti a fenomeni di allagamento (per diminuzione del tempo di corrivazione e conseguente intensificazione dell’onda di piena);
- reso i terreni interessati molto più fragili dal punto di vista idrogeologico (erosione, smottamento);
- ridotto drasticamente la qualità ambientale e paesaggistica del territorio circostante.
Inoltre il Consorzio deve terminare l’implementazione dei “Parchi fluviali/Greenway”, che costituiranno l’asse portante del Piano di manutenzione, emettendo solo in seguito le cartelle relative al contributo, e vincolando i proventi alla definitiva implementazione e gestione a regime del Piano;
Gli Ecodem sollecitano infine il Consorzio a individuare gli strumenti legali per rivalersi verso i soggetti, interni o incaricati esterni, che hanno arrecato il danno.
Di fatto il percorso proposto è una sorta di “commissariamento tecnico controllato” del Consorzio, i cui membri, non accettando tale approccio, dovrebbe conseguentemente arrivare alle dimissioni-
Agli amministratori locali sta il compito di trasformare in indirizzi politici le predette indicazioni progettuali per il Piano di gestione delle zone riparie dell’Arbia e del suo reticolo affluente, come del resto previsto dalla Regione Toscana nelle sue “Linee guida” per il medio-corso fluviale. Orientino cioè queste zone alla multifunzionalità (paesaggistica, ricreativa, ecc.), tramite “greenway” che servano anche come percorsi per la manutenzione selettiva, in logica di “Parco fluviale”.
12Dic2015_Assemblea documento approvato