Gli ecologisti chiedono che enetri nell'agenda della politica locale
“E’ finalmente stato pubblicato il decreto governativosul “Conto termico”, che potenzialmente ha un impatto sul risparmio energetico nazionale, maggiore di quello, pur enorme, del “Conto energia” che da tempo incentiva la produzione di energia elettrica. Il decreto disciplina infatti l’incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica (calore) da fonti rinnovabili.
Le azioni incentivabili vengono differenziate fra quelle che sono solo a favore delle Pubbliche Amministrazioni e quelle che sono anche per cittadini ed imprese.
Si è così voluta dare anche alle PP.AA. la possibilità di rendere gli “involucri” dei propri immobili più efficienti, diminuendo la dissipazione di energia. Cittadini ed imprese hanno infatti già da tempo questa opportunità potendo ancor oggi detrarre il 55% delle spese dalla dichiarazione dei redditi. Quindi il “conto termico” incentiva tutti per una più efficiente produzione di energia termica:
– sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica o dotati di generatore di calore alimentato da biomassa;
– installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling;
– sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore;
e solo le PP.AA. (che hanno così la concreta opportunità di ridurre una delle voci più pesanti dei loro capitoli di spesa) per quanto riguarda l’efficienza degli “involucri”:
– isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato;
– sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato;
– installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione da Est-Sud-Est a Ovest, fissi o mobili, non trasportabili.
E’ questo un risultato di cui può fregiarsi tutto il mondo ambientalista e della green economy, ma che inorgoglisce particolarmente noi Ecodem per il lavoro svolto dai nostri senatori e parlamentari uscenti, a cui va un grosso plauso. La politica locale è adesso in grado di dare ancor più segnali di vicinanza e continuità con queste politiche nazionali, visto che entrambe le candidature vincenti alle primarie senesi per il Parlamento (Cenni e Dallai) sono importanti esponenti degli Ecodem.
Con il decreto, la politica nazionale ha terminato di fare ciò che poteva per risparmio energetico e Fonti Energetiche Rinnovabili. Il “Conto termico” è un trampolino di lancio incredibile per la green economy, che può e deve essere declinata meglio da istituzioni e imprese locali. I Comuni del senese, grazie al lavoro già svolto dall’Amministrazione Provinciale, hanno vantaggi unici rispetto al panorama nazionale, quale il poter usufruire degli indirizzi del Piano Energetico Provinciale (il PEP) e dei risultati del progetto “Terre di Siena Carbon Free 2015”, oltre ad avere il supporto operativo dell’Agenzia Provinciale per l’Energia e l’Ambiente (APEA). Le PP.AA. senesi hanno la possibilità di dimostrare di sapersi muovere anche in un momento di forte riduzione del sostegno finanziario della Fondazione, di saper “far sistema” fra loro e soprattutto con l’Amministrazione Provinciale, che ha ampiamente dimostrato a cosa serve un’istituzione intermedia.
Gli Ecologisti Democratici chiedono agli Amministratori non tanto manifestazioni di intento o annunci spot, ma una lunga serie di azioni comuni, vista la loro concreta misurabilità e le incentivazioni che ne permettono l’applicabilità.
Gli Ecodem intendono adesso iniziare a lavorare affinché il prossimo governo inizi ad emanare provvedimenti di analogo spessore anche per l’altro “braccio” della green economy: il risparmio/recupero/riutilizzo della materia”.