L'Arpat interviene su richiesta di Geofor, la popolazione non sa nulla
di Lexdc
PISA. Inquinamento da diossina presso l’inceneritore di Ospedaletto. Il comunicato stampa del dipartimento provinciale ARPAT di Pisa comunica di aver ricevuto “nella giornata del 2 novembre dal gestore dell’impianto di termovalorizzazione di Ospedaletto (PI), Geofor, comunicazione preliminare di un avvenuto superamento, del limite di legge per il parametro diossine-furani (stabilito in 0,1 nanogrammi (ng) per metro cubo TEQ – tossicità equivalente), che si è verificato in occasione delle ultime analisi trimestrali di autocontrollo del gestore, effettuate in data 27 settembre. Il valore misurato, da confermare con certificati analitici ufficiali, si colloca nell’intervallo fra 0,1 e 0,2 ng/m3 TEQ, ed è relativo alla linea 2 dell’impianto, mentre le emissioni della linea 1, controllata nello stesso periodo, sono risultate nella norma. Il gestore a fronte di questa situazione ha deciso, in via cautelativa e in accordo con la Provincia ed ARPAT, lo spegnimento della linea interessata, prevedendo un campionamento dei fumi nelle ore immediatamente precedenti le operazioni di spegnimento in sicurezza, che avranno durata prevista di circa 4-5 ore.
ARPAT appena ha ricevuto la comunicazione si è attivata al fine di presenziare al campionamento, che è iniziato il giorno 3 intorno alle 9,00; si prevede la conclusione dello stesso circa alle 17,00 (il campionamento al camino dei fumi per le emissioni finalizzato alla determinazione delle diossine, infatti, sulla base dei metodi ufficiali, ha una durata prestabilita di almeno otto ore). Il campionamento in atto riguarda sia i fumi, sia le matrici che si producono nel corso del normale funzionamento (scorie e polveri e acque dei sistemi di abbattimento). I campioni dei fumi saranno analizzati dal laboratorio incaricato dal gestore, alla presenza di personale specializzato dell’Agenzia. Le analisi dei campioni delle altre matrici saranno effettuati direttamente anche dai laboratori ARPAT. Nel corso del sopralluogo effettuato è stata presa visione delle condizioni di funzionamento dell’impianto e dei dati disponibili riguardo al periodo in cui è stato effettuato il campionamento in questione: fra i dati esaminati, oltre ai parametri di funzionamento dell’impianto, anche quelli relativi al sistema di monitoraggio in continuo dei macroinquinanti (polveri, acido cloridrico e fluoridrico, Carbonio organico totale, Ossidi azoto, ossidi di carbonio, ecc. – sul sito Geofor sono disponibili i relativi dati). E’ prevista, inoltre, l’acquisizione dei dati analoghi relativi alla giornata odierna. Attualmente l’impianto ha un sistema di campionamento in continuo anche per i microinquinanti, prescritto in sede di autorizzazione integrata ambientale, tuttora in fase di collaudo.E’ stato concordato che, completato lo spegnimento della linea, il gestore provvederà ad un’analisi accurata dello stato dei filtri a maniche, impiegati per l’abbattimento delle polveri nei fumi, anticipando anche la sostituzione delle maniche stesse, rispetto alla manutenzione programmata per l’estate 2012. Il Dipartimento ARPAT di Pisa aveva effettuato un controllo dell’impianto nel mese di maggio verificando valori di emissioni dei microinquinanti (diossine e furani) nella norma. Il medesimo Dipartimento seguirà gli sviluppi della vicenda fino all’ottenimento dei dati analitici aggiornati e provvedendo a tutte le valutazione sulle informazioni e i dati acquisiti”.
A Pisa esiste un comitato “Non bruciamoci Pisa” che da molto tempo è critico nei confronti dell’inceneritore di Ospedaletto. In un loro post ricordano come dal ”4 febbraio 2011 è stato messo a tacere l’ultimo testimone “scomodo” del degrado della qualità dell’aria nei pressi dell’inceneritore: è stata dismessa la centralina di rilevamento delle PM10 di Oratoio, che si trovava accanto al campo sportivo, e che nel 2009 aveva vinto il premio “Mal aria” di Lega Ambiente per aver sforato ben 42 volte il limite massimo consentito”. Le polemiche a Pisa sono destinate a prendere nuovo vigore.