E l'orografia "di legge" fa degli strani accorpamenti...
di Lexdc
SIENA. L’ultimo articolo pubblicato sulla qualità dell’aria in terra di Siena “ARPAT smantella per legge la protezione dei cittadini senesi dall’inquinamento” sul Cittadinoonline.it in data 20/11, ha provocato il commento dell’agenzia attraverso il sig. Marco Talluri. In questo post egli ci informa, dopo un anno di articoli a proposito del rilevamento dati della qualità dell’aria in provincia di Siena, che i dati della centralina dei Due Ponti esistono ma sono pubblicati in un altro indirizzo del sito Arpat: nessuno si era sentito in dovere fino ad oggi di avvertire il pubblico, e non possiamo che ringraziare. Siamo andati a leggerli, e ci sono. E comunque, dalla loro lettura, non si capisce perché, se il totale degli sforamenti di PM10 va letto per anno solare, sulla tabella vengano computati gli sforamenti dal 1° gennaio, cioè conteggiati con l’anno civile. Esempio: la tabella dice che dal 1° gennaio 2011 ai Due Ponti ci sono stati 18 sforamenti di PM10 (conteggio per anno civile). Ma la legge vuole sapere quanti sforamenti ci sono stati nell’anno solare cioè dal 25 novembre 2010 al 25 novembre 2011: se sono più di 35 il sindaco deve prendere provvedimenti. E così, almeno fino a quando la stazione dei Due Ponti non verrà ricollocata come “da delibera della Giunta Regionale 1025/2010 Allegato 3” noi sappiamo che la rete regionale relativamente alla zona collinare montana consta di sole tre centraline autorizzate: sicuramente fino a ricollocamento quella esistente ha perduto il valore legale. E visto che parliamo di legalità, ci aspettiamo un commento che ci spieghi come mai i dati della centralina che controlla l’inceneritore di Poggibonsi, benché siano tutelati e di dominio pubblico secondo il protocollo d’intesa firmato anche da Arpat che rendeva possibile l’apertura dell’impianto dei Fosci, non siano pubblicati come gli altri dati ma si possano solo leggere andando in comune a Poggibonsi: forse perché Arpat, al contrario degli altri, questi dati non li può certificare? O forse perché sul monitor in comune si possono leggere dati rinvenuti dal gestore del termovalorizzatore ( ovvero il controllato che controlla se stesso).
A onor del vero, si vorrebbe capire anche la logica di una “zona collinare montana” come generosamente ha definito la Regione un’area che va dalla lontana (da Siena) Pomarance, inserita in una diversa regione orografica della Val di Cecina all’ancor più lontana Chitignano, che si trova in Casentino. Nulla abbiamo in comune dal punto di vista della qualità dell’aria. Tra Siena e Chitignano – proprio a metà strada in linea d’aria – si trova un inceneritore a Civitella della Chiana chiamato Chimet, che avrebbe fatto così tanti danni che ad Arezzo si sta svolgendo un processo penale contro la proprietà dell’impianto. Ma né a Siena né a Chitignano nessuno ha subito danni tali da iscriversi come parte civile nel processo. Eppure Chimet emetteva diossine “5 volte i limiti di legge” e diversa gente in Val di Chiana si è ammalata. Peccato non avessero una centralina per loro. O meglio ce ne sono due: ma sono ad Arezzo, pochi chilometri, situazione diversa? Secondo la regione Toscana se ad Arezzo non risultava inquinamento gli abitanti di Civitella a Badia al Pino non avevano alcuna ragione di lamentarsi. Salvo poi finire alla sbarra di un processo penale.
Ma torniamo alla nostra Poggibonsi. La tabella Arpat ci dice che la centralina dei giardini pubblici di Via De Amicis dal 1° gennaio ha segnalato 20 superamenti dei valori di PM10. Per anno solare invece sono 24. Ma la precedente centralina di Largo Campidoglio, prima della sua inopinata e inspiegata soppressione, nel periodo 1° dicembre 2009 – 24 febbraio 2010 aveva registrato 38 superamenti, senza che Arpat avesse avvertito il comune di Poggibonsi (o almeno non risulta) è che il sindaco della città valdelsana avesse preso provvedimenti in merito.
Commento all’articolo del 20 novembre 2011 a nome Marco Talluri:
ARPAT precisa che i dati della centralina di Siena Due Ponti sono giornalmente a disposizione on line sul sito web ARPAT all’indirizzo http://www.arpat.toscana.it/apps/bollaria/f?p=bollaria:locale:0, con tutti i dati a partire dal 1° di gennaio. I dati della centralina di Siena Due Ponti precedenti al 1° gennaio sono anch’essi a disposizione on line e reperibili all’indirizzo http://www.arpat.toscana.it/datiemappe/bollettino-giornaliero/archivio-bollettini-anni-2001-2010. I dati non sono ancora inseriti sul bollettino della rete regionale, dato che la stazione di Siena Due Ponti dovrà essere ricollocata, così come previsto della Delibera di Giunta Regionale 1025/2010 Allegato 3. Per quanto riguarda la configurazione della rete regionale relativamente alla zona collinare montana, le stazioni di monitoraggio non sono tre, come dichiarato nell’articolo, bensì quattro, di cui due in Provincia di Siena come previsto dalla stessa Delibera di Giunta.