Gli Amici dei Bagni contesta le giustificazioni della società
SIENA. La risposta di Anas alla nostra segnalazione del sensore collegato al nulla conferma, di fatto, che lo strumento non funziona e non monitora neppure immaginarie “manomissioni”. Anas sostiene che il sensore è stato manomesso: quando è avvenuta la manomissione? è stata denunciata? ma il sensore non rileva neppure la propria la manomissione? Anas se ne accorge solo quando legge i giornali?
Anas dichiara che i dati vengono rilevati settimanalmente ed inviati,una volta al mese, alla Soprintendenza ed alla Unipolproprietario delle mura; chiaramente questi tempi non permettono un intervento immediato in caso di necessità; infine Anas ci informa che “i dati sono accessibili in qualsiasi momento”; tuttavia, i dati dei sensori non sono mai stati accessibili sul sito www.e78grossetosiena.it aperto da Anas proprio per informare pubblicamente, con trasparenza, sull’andamento del cantiere. Come prevedibile, Anas si esibisce nel classico scaricabarile, addossando proprie responsabilità e mancanze ad altri: la Soprintendenza, nel luglio 2013, imponeva che gli interventi a tutela dei beni storici avvenissero prima dell’inizio dei lavori, al fine di prevenire danni, non a registrarli a danno avvenuto.
Infine Anas invoca a propria scusante il fatto che il muro parzialmente crollato “presentava uno stato di conservazione parzialmente compromesso”: questo avrebbe logicamente richiesto una priorità e non il rinvio, a chissà quando, degli interventi a tutela del bene storico.