E' impegnata a fornire un contributo concreto per lo sviluppo sostenibile dell'area
di Letizia Pini
SIENA. Per la prima volta nella storia, la COP 27 (Sharm El-Sheikh, 6-18 novembre 2022) ospita il Padiglione del Mediterraneo, uno spazio interamente dedicato alle sfide che la regione deve affrontare e alle soluzioni innovative in corso di attuazione. Il Padiglione del Mediterraneo è guidato da una coalizione di partner che condividono comuni obiettivi e valori: l’Unione per il Mediterraneo (UfM), la Fondazione PRIMA e UNEP-MAP insieme a importanti organizzazioni quali Ciheam e a un comitato scientifico guidato da una rete di esperti mediterranei sul clima e i cambiamenti ambientali (Med ECC) che riunisce oltre 600 scienziati. Il Segretariato Italiano di PRIMA, che svolge le attività di promozione e disseminazione del Programma PRIMA sul territorio nazionale, è al fianco della Fondazione PRIMA e dei suoi partner alla COP 27 per dare un contributo alla costruzione di un futuro sostenibile del Mediterraneo. L’innovazione nel settore agroalimentare, su cui PRIMA è impegnata, è cruciale per vincere la sfida della decarbonizzazione in una zona nevralgica, quale quella del Mediterraneo, fra le più colpite al mondo dai cambiamenti climatici (riscaldamento è 20% più rapido della media globale), a cui si somma una pericolosa asimmetria socio-economica e sfide capitali quali migrazioni, disoccupazione, instabilità politica. Ma il Mediterraneo è anche un fulcro per soluzioni innovative che possono fungere da modello per sforzi simili da replicare a livello globale, un’area che può costituire un vero e proprio banco di prova per il mondo.
“PRIMA offre un importante contributo in termini di ricerca e innovazione per soluzioni concrete, finanziamenti, dialogo multilaterale e science diplomacy” – dichiara Angelo Riccaboni, Co-Chair della Fondazione PRIMA -“Il Mare Nostrum, pur a fronte di una evidente fragilità, ha al suo interno caratteristiche che possono permettere di vincere la sfida di uno sviluppo sostenibile: dieta salutare, cooperazione nell’innovazione, conoscenze per adattarsi a climi sempre più ostili, dialogo istituzionale e multilaterale grazie anche ad importanti istituzioni quali Unione per il Mediterraneo e FAO, sono elementi che possono contribuire ad affrontare le crisi in corso. Solo insieme possiamo accrescere la consapevolezza delle sfide climatiche nel Mediterraneo e agire per trovare soluzioni concrete”.
Il Padiglione del Mediterraneo ospiterà eventi e meeting di rilievo e fornirà un’opportunità eccezionale per evidenziare le sfide, nonché per illustrare, condividere, ampliare e discutere le iniziative proposte, applicate e pianificate nella regione.
Il Padiglione è concepito come spazio destinato per tutti gli attori dell’area – pubblici e privati, scienziati e accademici, tecnici, policy maker, società civile, finanza e imprese – impegnati nell’affrontare la crisi climatica nel Mar Mediterraneo.
Sono sei gli eventi organizzati direttamente dalla Fondazione PRIMA in collaborazione con Unione per il Mediterraneo, Commissione Europea, FAO, World Farmers Organization, IFAD che si svolgeranno a partire dal 9 novembre su tematiche in linea con i quattro obiettivi fissati da COP27 (mitigazione, adattamento, finanziamento, partenariati): dall’importanza delle partnership e della cooperazione per la sicurezza alimentare alle azioni concrete per rispondere alle sfide della crisi climatica; dal ruolo chiave delle imprese per la sostenibilità dei sistemi agroalimentari alle soluzioni per mitigare il climate change; dalla centralità della ricerca e innovazione alla necessità di un approccio integrato e strategie di adattamento per rispondere alle emergenze della regione.
In particolare, la conferenza in programma il 9 novembre (h 9-10, ora italiana) dal titolo “Sustainable agrifood systems as a lever for climate neutrality and food security: the role of partnership and cooperation in research and innovation” (https://prima-med.org/cop/) è curata dal prof. Angelo Riccaboni insieme al dr. Giovanni Stanghellini. La conferenza, che si svolge nell’ambito del Finance Day, vede l’intervento di spicco del prof. Jeffrey Sachs, Direttore del Sustainable Development Solutions Network (SDSN), Direttore del Center for Sustainable Development-Columbia University e del Dr. Amb. Stefano Gatti, Inviato speciale per la sicurezza alimentare del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, insieme a rappresentanti di FAO, Commissione Europea, SDSN Europe.
“Uno spazio interamente dedicato alle sfide della regione del Mediterraneo ospitato per la prima volta all’interno della COP 27 è la conferma del ruolo fondamentale che la regione gioca a sostegno di sistemi alimentari equi e sostenibili” – afferma il Dr. Amb. Stefano Gatti, Inviato speciale per la sicurezza alimentare MAECI. “L’Italia con la sua diplomazia alimentare è attivamente impegnata per garantire sicurezza alimentare e promuovere i principi alla base della dieta mediterranea. Un impegno portato avanti insieme ai nostri partner nazionali ed internazionali, anche attraverso concrete proposte da realizzare in partenariato con i paesi del Mediterraneo. Un impegno che si è riflesso anche nell’organizzazione di eventi di alto livello come il Food System SUMMIT ospitato a Roma nel 2021 e il primo Dialogo ministeriale Mediterraneo sulla crisi alimentare di giugno 2022, la cui seconda sarà organizzata a Roma a dicembre 2022″.
Il prof. Angelo Riccaboni aprirà e chiuderà anche l’evento in programma il 12 novembre (h 9-10, ora italiana) nell’ambito dell’Adaptation and Agriculture Day, dal titolo “Alignment and contribution of agrifood business to climate change adaptation and mitigation strategy and green circular economy” (https://prima-med.org/cop/).
Sempre sui temi che riguardano l’impegno di PRIMA per la transizione ecologica e lo sviluppo sostenibile del Mediterraneo il prof. Riccaboni interverrà alla conferenza “Accelerating the green transition in the Mediterranean: spotlight on funding opportunities” (https://bit.ly/3gQCyqg) organizzato da ENI CBC Med Programme in programma il 9 novembre (h 15.15-16.15, ora italiana) e all’evento “Science Diplomacy and Climate Change: The Mediterranean as a global testbed” (https://bit.ly/3sFx9oh) a cura di Unione per il Mediterraneo, in programma il 10 novembre (h 11.30-12-30, ora italiana).
Tutti gli eventi in programma al Padiglione del Mediterraneo sono trasmessi in diretta streaming all’indirizzo: https://www.youtube.com/channel/UCASNGUR_tKXjDFW0K6LDHrg/streams