Rispetto del suolo e dei fiumi, ripensare il nuovo costruire. E prevenzione
di Lexdc
SIENA. Che i cambiamenti climatici esistano e siano per una serie complessa di fattori in veloce movimento, mentre nei secoli passati erano situazioni che si evolvevano con molta lentezza per il minore impatto delle attività umane, è un dato ormai accettato dalla comunità scientifica e subìto spesso inconsapevolmente dai cittadini.
Per rimanere nell’ambito della Regione Toscana, sono prove le disastrose alluvioni dell’autunno 2011 che hanno colpito la Lunigiana e l’Isola d’Elba e la carenza di piogge nei primi 5 mesi del 2012, che ha costretto la Regione a proclamare già da inizio aprile lo stato d’emergenza per la siccità. Sono tutti coscienti che siccità, alluvioni, allagamenti, frane sono aspetti comuni e consequenziali che si ripercuotono in maniera negativa sul territorio con conseguenze pesanti anche sull’economia. Sull’agricoltura per le difficoltà di approvvigionamento di una umanità sempre più numerosa. Sul consumo di territorio con l’effetto land grabbing (massicci acquisti di terra in paesi in via di sviluppo) e la eccessiva cementificazione delle aree urbane del pianeta.
Indubbiamente è importante la gestione efficace della fase emergenziale post evento, ma si deve necessariamente investire sulla prevenzione perché è quella dove sono presenti le maggiori lacune e consentire i maggiori risparmi futuri in termine di perdita di vite umane e di beni materiali.
Si rende necessario avviare anche nella nostra regione le scelte per nuove politiche urbanistiche. Si tratta di smettere di consumare inutilmente suolo (vedere quante costruzioni nuove non sono state ancora occupate), di rispettare le pertinenze fluviali, di investire nei piccoli interventi di manutenzione diffusa nei bacini idrografici, che tra l’altro offrono l’opportunità di lavoro con risvolti positivi per le comunità locali.
Anche incentivare le nuove costruzioni e il recupero del vecchio abbandonato a dotarsi di impianti di riscaldamento a bassa entalpia potrebbe rivelarsi una fonte importante di risparmio economico e di minor inquinamento da consumo di combustibili fossili. Il contrasto al cambiamento del clima e della velocità con cui si stanno manifestando passa attraverso l’azione risanatrice dell’uomo.