Raggiungere il 65% di raccolta differenziata non basta più
ROMA. Legambiente ha introdotto dei nuovi criteri nella classifica: per entrare nella rosa della gestione sostenibile dei rifiuti di Comuni ricicloni, non solo si deve rispettare l’obiettivo di legge del 65% sulla raccolta differenziata ma si deve anche puntare sulla qualità e sulle politiche di prevenzione. Per questo nelle graduatorie, suddivise su base regionale e per capoluoghi, sopra e sotto i 10mila abitanti, compaiono solo quei Comuni i cui cittadini hanno conferito nel contenitore del secco meno di 75 Kg all’anno di rifiuto non riciclabile. Nel rapporto sono comunque elencati tutti i comuni (1520 come quelli dello scorso anno) che, rispettando gli obiettivi stabiliti dal D.Lgs 152/06, hanno differenziato ed avviato a riciclaggio almeno il 65% dei rifiuti prodotti.
Aumentano i comuni rifiuti free, che passano da 356 a 525. A livello geografico, il Nord Italia è al top con i suoi 413 comuni Rifiuti free, pari al 79% del totale. Segue il Sud con 87 municipi (pari al 17% del totale) e il Centro con 25 (pari al 5%).
Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Campania sono le regioni con il maggiore numero di comuni “liberi da rifiuti”, dove i cittadini conferiscono un procapite di secco residuo al di sotto dei 75 kg anno abitante.
Nella top ten, ai primi posti, quest’anno, troviamo due comuni della provincia di Salerno. La graduatoria, come detto, è stilata in base alla più bassa produzione di rifiuto indifferenziato prodotto.
Il dossier conferma che il numero di comuni che raggiungono una raccolta differenziata uguale o superiore al 65% è invariato rispetto allo scorso anno; si tratta, complessivamente, di 1520 comuni.
Naturalmente si registrano buone performances in tutte e tre le categorie,
- capoluoghi
- comuni con popolazione superiore ai 10.000 abitanti
- comuni con popolazione inferiore ai 10.000 abitanti
anche se i primi sono quelli che stentano maggiormente nella buona gestione dei rifiuti urbani e raccolta differenziata. In questa categoria ottengono buoni risultati: Treviso, Belluno e Pordenone.
La tabella sottostante, invece, riporta i vincitori assoluti suddivisi per regione e categoria:
Dando uno sguardo alla Toscana, sono confermati, in sostanza, i dati degli anni passati, le migliori risultano Monsummano Terme e Capraia e Limite.
Nella nostra regione tra i comuni con popolazione inferiore ai 10.000 abitanti troviamo:
- Capraia e Limite
- Larciano
- Gambassi Terme
- Lamporecchio
La migliore, in questa categoria, risulta Capraia e Limite per il più basso dato relativo al rifiuto indifferenziato prodotto e la contestuale alta percentuale di raccolta differenziata.
I comuni con popolazione superiore ai 10.000 abitanti sono:
- Monsummano Terme
- Serravalle Pistoiese
- Fucecchio
- Certaldo
- Cerreto Guidi
- Montelupo Fiorentino
- Montespertoli
- Vinci
- Empoli
- Castelfiorentino
La migliore in questa categoria, ma anche in assoluto nel panorama toscano, risulta Monsummano Terme, comune della Valdinievole, con un procapite secco residuo pari a 0.9 (kg/g/a), come Capraia e Limite, ed una raccolta differenziata che si attesta a 86,8 %, tra le più alte a livello regionale.
I comuni rifiuti free in Toscana sono 14 e sono tutti targati Publiambiente, di questi 4 sono in provincia di Pistoia e 10 in provincia di Firenze.
Infine nel dossier di Legambiente Comuni ricicloni 2016, oltre ai comuni rifiuti free, in Toscana troviamo altri 10 comuni con una buona percentuale di raccolta differenziata, tutti superiore al 65%, si tratta di:
- Castelfranco di sotto (PI)
- Impruneta (FI)
- Montaione (FI)
- Pietrasanta (LU)
- Porcari (LU)
- San Giuliano Terme (PI)
- Seravezza (LU)
- Tavarnelle Val di Pesa (FI)
- Vecchiano (PI)
- Vernio (PO)