Intesa tra il Coordinamento Montagnola Senese, Italia Nostra e il Comune

COLLE VAL D’ELSA. Un importante passo verso una gestione del territorio socialmente condivisa, più attenta e sostenibile: l’8 aprile 2025 è stato firmato il Protocollo d’intesa tra il Coordinamento Montagnola Senese, Italia Nostra e il Comune di Colle di Val d’Elsa, con l’obiettivo di avviare un percorso partecipativo per la redazione del Regolamento del Verde Urbano e promuovere la valorizzazione e la tutela del patrimonio naturale e paesaggistico del territorio. Tale Protocollo, auspicato ormai da più di 2 anni dalle associazioni ambientaliste colligiane e dell’intero comprensorio valdelsano, ha finalmente trovato un interlocutore sensibile e concreto nell’Amministrazione di Colle Val D’Elsa, la quale in virtù dei punti qualificanti previsti dal Protocollo, costituirà un gruppo operativo espressione delle parti firmatarie. Il gruppo lavorerà con un cronoprogramma ben cadenzato sia per la realizzazione del Regolamento del Verde ai sensi del DM 10 Marzo 2020, sia per ogni iniziativa che riguardi la tutela e la salvaguardia dei patrimoni ambientali e paesaggistici, monitorando e intervenendo a loro difesa. Si legge nel Protocollo, tra i punti qualificanti…” manutenzione, progettazione, tutela e fruizione del verde pubblico e privato urbano ed
extraurbano, saranno oggetto di un lavoro importante e di alto livello tecnico-scientifico anche in virtù della candidatura di Colle Val D’elsa a Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2028.
Un ambito importante di applicazione che il Coordinamento Montagnola Senese ed Italia Nostra hanno sempre promosso, riguarda in particolare le aree boscate e soprattutto la Montagnola Senese della quale il Comune di Colle Val D’Elsa detiene nel versante ovest, una ZSC (zona speciale di conservazione). Questo territorio ricco di patrimoni naturalistici, geologici e storici (ricordiamo l’anello storia-memoria sulla Resistenza) necessita di una migliore protezione rispetto ai massicci tagli che lo riguardano, avendo come obiettivo la conservazione della biodiversità esistente. Tale biodiversità ha un ruolo ecologico fondamentale per il nostro benessere e per i servizi ecosistemici che offre alla popolazione e quindi sono necessari implementazioni di regolamenti, controlli migliori e buone pratiche di tutela del patrimonio boschivo al fine di contrastarne il degrado.
Preme ricordare che la protezione del verde in qualsiasi luogo essa avvenga e la realizzazione di buona pratiche sono una garanzia per la salute dell’intera cittadinanza. Esiste vasta letteratura scientifica che collega la presenza di un ambiente urbano ricco di verde e di aree boscate extraurbane alla diminuzione netta e sostanziale di patologie cronico-degenerative e miglioramento generale di tutte le patologie, soprattutto a livello cardiocircolatorio: gli alberi sequestrano polveri fini e ultrafini di sicura tossicità per l’uomo (dioxin-like) incidendo molto sulla qualità dell’aria. Non dimentichiamo poi che la protezione del verde contrasta anche il degrado sociale.
Inoltre il Protocollo ha un capitolo a parte sui patrimoni di Colle inesplorati, importanti ricchezze storiche che meritano di essere valorizzate e protette: l’area della Lisciata, le gallerie segrete di Colle Val d’Elsa, Le Terme di Colle ecc.
L’Amministrazione è convinta che il valore della cultura non riguardi solo le eccellenze ma la valorizzazione e l’espressione del territorio tutto e della comunità che lo abita, senza eccezione.
“Con questo Protocollo vogliamo dare voce alla comunità e contribuire alla costruzione di strumenti concreti che migliorino la qualità della vita e la salute dell’ambiente – affermano i rappresentanti del Coordinamento e di Italia Nostra -. Il verde urbano e rurale, il patrimonio boschivo e il parco fluviale dell’Elsa sono risorse fondamentali, non solo da proteggere ma anche da vivere, rigenerare e pianificare con visione e responsabilità.”