Il rapporto Arpat dimostra l'inquinamento da tensioattivi nel fiume al ponte di San Galgano
di Lexdc
SIENA. Da alcuni anni, nella zona presso il ponte di San Galgano, nel comune di San Gimignano, in modo ricorrente, viene segnalata la presenza di schiume bianche nel fiume Elsa. Arpat ci comunica che “le ultime segnalazioni del 2011, pervenute al Dipartimento ARPAT di Siena, risalgono, in ordine di tempo, al mese di novembre.
A seguito di queste segnalazioni sono stati effettuati sopralluoghi lungo il fiume e sono stati prelevati campioni di acque, sui quali sono stati ricercati, tra gli altri, i parametri tensioattivi anionici, tensioattivi cationici e tensioattivi non ionici. I due prelievi del 9 novembre, quasi contemporanei, in quanto eseguiti a distanza di circa 30 minuti l’uno dall’altro, hanno evidenziato differenze non trascurabili nei campioni eseguiti a monte ed a valle di una piccola zona industriale in località Cusona (San Gimignano) per i parametri tensioattivi anionici e tensioattivi non ionici, facendo ritenere possibili immissioni nel tratto compreso fra i due punti di prelievo. Gli accertamenti analitici hanno, inoltre, messo in luce, sul campione prelevato a valle, la presenza di sostanze di origine industriale”.
Arpat sta proseguendo il controllo sistematico del fiume con prelievi a cadenza mensile, al fine di confermare ulteriormente l’azione dell’uomo nel provocare l’inquinamento del fiume. Il report dell’Agenzia inviato alla Provincia di Siena e a tutti i soggetti territoriali interessati con la fine del 2011 e da essa pubblicizzato oggi, oltre ad essere completato da foto inequivocabili sullo stato di inquinamento dell’Elsa, rilancia il sospetto è che qualche azienda, dalle vicine aree industriali de La Zambra sul versante fiorentino o di Cusona su quello senese sversi nell’Elsa agenti chimici che provocano uno spessore notevole di schiuma, causando cattivi odori e probabilmente sostante tossiche nell’acqua e anche nell’aria.
(Foto di repertorio del mese di settembre 2011)