La denuncia di WWF, Cai e Legambiente
La Grotta dell’Ugola, che si sviluppa in corrispondenza della cava abbandonata “Moscona”, è annoverata nel Catasto Regionale delle Grotte e Aree Carsiche ed è celebre per la morfologia e singolare bellezza delle sue concrezioni, in quanto insiste sulla pregiata formazione rocciosa del marmo giallo di Siena. Inoltre, la grotta rappresenta luogo di regolare ricovero e riproduzione per diverse specie di pipistrelli protette dalla normativa italiana ed europea.
I progetti di riapertura delle cave, per un?area complessiva di circa 8 ettari, sono interamente compresi nel Sito di Interesse Comunitario (S.I.C.) delle Montagnola Senese, istituito nel 1998 sulla base della Direttiva “Habitat” (Dir. 92/43/CEE) per tutelare particolari habitat e specie di interesse conservazionistico europeo. L’area della Montagnola Senese inoltre, collegandosi al sistema della via Francigena, è centro di un complesso di pievi, abbazie e castelli che connotano la zona anche per rilevanza storico-artistica, archeologica e paesaggistica.
In questo contesto, un ulteriore problema potrebbe essere creato dalle tecniche estrattive che prevedono l?uso del filo e delle seghe diamantate, che comportano un ingente consumo di acqua e produzione di importanti quantitativi di materiale fangoso di scarto. La classificazione della zona come area ad elevata sensibilità per l?acquifero è un altro motivo di forte preoccupazione.
L?auspicio è che il Comune di Sovicille e la Provincia di Siena rispettino e si facciano garanti della normativa regionale relativa alla tutela e salvaguardia del Patrimonio speleologico e naturalistico, evitando così la perdita di un bene unico nel suo genere.