Le illustrazioni sono state inviate alla Regione Toscana dai volontari del Comitato per la Difesa dei Fiumi Naturali in Terre di Siena
![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/2018/12/serlate-picc-e1545918695771.jpg)
Proprio qui, presso Buonconvento, è accaduto uno degli episodi più inquietanti che sottolineano la selvaggia manutenzione dei fiumi. Il Serlate attraversa una zona di raccolta controllata del pregiatissimo tartufo bianco, importante fonte di reddito oltre che di prestigio. Il danno ambientale è stato descritto dal WWF come uno ”scempio immane all’ambiente e al paesaggio”, e ”un’azione priva di scopo se non quello di recuperare legna per le centrali a biomasse”. Sul Serlate sono stati tagliati molte decine di alberi sanissimi attorno ai quali nascevano i tartufi oltre a costituire l’habitat per molti uccelli e mammiferi.
Le cartoline con l’albero distrutto e le tristi immagini del corso attuale dei fiumi su cui ha operato il Consorzio sono state diffuse sui social, stampate, e inviate, con una lettera di accompagnamento, a Enrico Rossi, a Federica Fratoni e a Renzo Ricciardi di Regione Toscana e al Presidente di Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud. L’oggetto e il testo della missiva sono chiari: ”queste cartoline ricordano ironicamente il vostro discutibile operato nella gestione dei nostri torrenti, ritenuto assolutamente sbagliato e pericoloso da esperti del settore. Citando il Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale, (CIRF), quello che state facendo , ‘canalizzare i fiumi non è una soluzione, ma parte del problema. (…)”. Sono ”approcci semplicistici, che rischiano di riportarci indietro di decenni – come dichiara Andrea Gotara del CIRF- numerosi studi mostrano come l’eccesso di escavazioni diffuse in alveo abbia fatto sprofondare di molti metri un gran numero di corsi d’acqua del nostro Paese, creando dissesto, invece che ridurlo, con effetti negativi spesso difficilmente reversibili. E anche la presenza di vegetazione in alveo, se in alcuni tratti può essere fonte di rischio, in molti altri invece può ridurlo, rallentando il deflusso delle acque o intrappolando il legname dai versanti, prima che giunga contro le pile dei ponti”, si legge ancora. ”Ci auguriamo che il prossimo anno cambi decisamente la vostra politica e il vostro approccio devastante sui nostri corsi d’acqua”.