Il Comitato Valdelsa chiede: "Perché condannare il territorio a tragedie annunciate?"
Si ricorda infatti che il progetto in corso per la realizzazione di una centrale mineraria a Certaldo per l’estrazione di CO2 interessa un’area di 45 ettari sottoposta a molti vincoli. Si tratta, in particolare, di un’area interessata da cassa di esondazione, soggetta a inondazioni eccezionali e alluvionali di cui al Piano di Bacino Stralcio Rischio Idraulico. Quanto al PAI, l’area di cui si discute è a pericolosità idraulica molto elevata (PI.4) e area sensibile. Sarebbe come costruire un castello di sabbia in riva al mare.
Dunque, conosciamo i rischi, conosciamo i pericoli: perché condannare questo territorio a tragedie annunciate con una Centrale Mineraria? Quali gli interessi in gioco? Non certo per i cittadini, ne tanto meno per l’ambiente. Quale politica si vuole assecondare? Quella del territorio o quella delle poltrone?
I cittadini hanno espresso la loro preoccupazione e contrarietà a tale progetto minerario con oltre 5000 firme. Il 2 ottobre 2013, in seduta straordinaria, il Consiglio Comunale di Certaldo all’unanimità e di fronte alla cittadinanza ha rifiutato ogni Progetto Minerario.
In questi giorni dovrebbe essere presentata la domanda per la realizzazione dei primi pozzi minerari: al Sindaco di Certaldo Andrea Campinoti e la sua giunta il compito di bloccare questo progetto.
Un appello quindi a salvaguardare il proprio territorio e la sicurezza dei propri cittadini, allontanando una volte per tutte ogni progetto di Estrazione Minerario, nel rispetto della volontà dei suoi abitanti e dai loro rappresentanti istituzionali quali il Consiglio Comunale.