di Andrea Pagliantini
CASTELNUOVO BERARDENGA. Se l’elicottero della Rai che riprendeva dall’alto lo spettacolo della corsa ciclistica della “Strade Bianche“, fosse passato in questi giorni, invece di un paio di settimane fa, la visione paradisiaca in mondovisione del paesaggio della Berardenga, intorno al capoluogo Castelnuovo, avrebbe avuto un risultato scenico ben diverso, probabilmente suscitando anche rabbia e indignazione.
Lunghe strisce arancioni solcano le vigne all’ingresso del paese dal lato superstrada (una metodologia di contenimento dell’erba superata dalla storia e dalla meccanica) e da quella tanto decantata qualità della vita celebrata con l’ennesima Bandiera Arancione del Touring (stesso colore dell’erba diserbata) e da quelle bottiglie che non sono fiaschi da mescita popolare, ma sono un prodotto di lusso che vengono venduti in gioielleria e quindi potrebbero avere una visione meno rapace sul mondo circostante.
Nei prossimi giorni viene in pellegrinaggio elettorale nella Berardenga il presidente della Regione Eugenio Giani e sarebbe carino chiedergli, se le ragioni del cuore del suo mondo ideale contemplano lo spargimento del diserbante (e del cemento) fra le ragioni del suo essere.