All’incontro, aperto al pubblico, interverranno esperti del settore
SIENA. Banca della terra: un’opportunità di recupero dei terreni abbandonati. Questo il tema dell’incontro, aperto al pubblico in programma per giovedì prossimo, 26 marzo alle ore 18, a Palazzo Patrizi (via di Città, 75-Siena), al quale interverranno l’architetto Massimo Betti, dirigente direzione Territorio del Comune, e i responsabili della Banca della terra: Simone Sabatini (Ente terre regionali toscane), e l’architetto Sara Pattaro (UPI Toscana).
All’attenzione uno strumento istituito dalla Regione Toscana (L.80/2012, e dalla stesso gestito, atto a rafforzare le opportunità occupazionali e di reddito delle aree rurali, promuoverne il recupero e mantenere la risorsa agricola e forestale.
“La “banca della terra” – come ha detto l’assessore Maggi – è un inventario completo e aggiornato dei terreni agricoli non coltivati, di proprietà pubblica e privata, che possono essere messi a disposizione di terzi con contratti di affitto o in concessione. Oltre a rafforzare le opportunità occupazionali del territorio di riferimento, come l’imprenditorialità giovanile, mira a salvaguardare e tutelare la naturale vocazione naturale della zona”.
L’appuntamento in programma ha quindi l’obiettivo di informare su questa opportunità e, al contempo, presentare la mappatura già effettuata a livello del territorio comunale senese. Delle 1709 particelle catastali risultanti sono solo 154 i terreni presumibilmente incolti o abbandonati, circa 96,5 ettari, corrispondenti a 167 proprietari o soggetti aventi titolo.
Una volta che questi terreni saranno inseriti in maniera definitiva negli appositi elenchi della Banca della terra chiunque fosse interessato alla loro coltivazione potrà presentare domanda all’Ente terre allegando un piano di sviluppo.