E' necessario che ognuno aiuti a preservare il cielo
SIENA. Dagli Astrofili Senesi riceviamo e pubblichiamo.
!A pochi giorni dalla giornata mondiale di “Friday for future” e in un periodo storico in cui la coscienza ambientale pare davvero aumentata in molte persone e nelle istituzioni, ci pare giusto porre ancora l’accento su un problema reale ma spesso disconosciuto o sottovalutato: l’inquinamento luminoso. Con l’espressione Inquinamento Luminoso si intende l’eccesso di luce emessa verso l’alto, responsabile di ingenti sprechi energetici da una parte e di una serie di alterazioni ecologiche dall’altra, tra cui l’impossibilità di vedere il cielo per moltissime persone.
Per quanto riguarda il lato energetico del problema si noti semplicemente che secondo l’International Dark Sky Association (con sede in USA) il 30-35% dell’energia elettrica utilizzata per l’illuminazione è impiegata per illuminare direttamente il cielo (e non il suolo, le strade ecc.), il che ovviamente non serve a nulla e porta anzi ad uno spreco enorme, che solo in Italia ammonta a qualcosa come 200 milioni di euro all’anno!
Per quanto riguarda il lato ecologico del problema è bene notare che l’eccessiva illuminazione artificiale porta ad uno sfasamento dell’equilibrio giorno-notte con conseguenze notevoli sul mondo umano, animale e vegetale (la fotosintesi clorofilliana delle piante è spesso del tutto alterata, le rotte degli uccelli migratori possono essere compromesse). Tra l’altro l’eccessiva energia elettrica utilizzata per l’illuminazione provoca ogni anno l’emissione nell’atmosfera di ben 1.200.000 tonnellate di anidride carbonica, l’equivalente della combustione di una foresta di quasi 200.000 ettari!
In particolare, la recente tipologia di illuminazione a led freddo (luce bianca o blu) adottata in molti comuni, accentua ancora di più gli effetti sopra descritti. Sugli effetti collaterali dell’illuminazione eccessiva o non ben diretta possiamo citare vari studi, ma ne evidenziamo qui un paio recentemente apparsi anche sui grandi mass media italiani e non solo:
https://www.facebook.com/rainews.it/videos/1942651205750163/
Le leggi regionali toscane 39/2005 e 37/2000 da circa 20 anni regolano le tipologie di illuminazione proprio a salvaguarda del cielo, dell’ambiente ed in vista di un maggior risparmio energetico, anche se spesso vengono disattese dagli stessi enti pubblici.
Il cielo della Toscana meridionale è universalmente riconosciuto come uno dei più puri d’Europa e ci sembra un peccato perdere questa eccellenza. Non scordiamoci che il cielo costituisce la parte superiore dell’ambiente in cui viviamo e che merita di essere preservato al pari dei paesaggi, delle foreste, dei centri storici, degli animali eccetera.
In un momento storico in cui raccomandiamo ai grandi del mondo di prendere e rispettare certi impegni a livello globale, non scordiamoci che molto può essere fatto anche nelle piccole realtà”.