Pronto un altro round su altri orgomenti
di Fabrizio Pinzuti
AMIATA. Emergono altri particolari sull’incontro del 9 marzo scorso a Firenze all’Auditorium dell’Ente Cassa Di Risparmio tra Alberto Asor Rosa (critico letterario ma soprattutto “Catone censore ambientalista delle politiche regionali”, nonché capo della rete dei Comitati per l’ambiente), e il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. Secondo alcuni (La Repubblica del 9/3) “il nuovo round è finito con una stretta di mano”. Per altri si preannuncia un altro round per avviare una nuova fase del confronto, con dati e cifre alla mano, con lame più affilate e taglienti. C’è comunque unanimità di giudizio sull’utilità del primo confronto, quello relativo all’urbanistica, chiuso con reciproca soddisfazione.
«Abbiamo fatto una svolta ambientalista che rivendico e che va portata a compimento», dice Rossi e Asor Rosa conferma di “riconoscere la svolta” e di scorgere un «disegno riformatore in materia urbanistica». Le divergenze su geotermia, cave di marmo e infrastrutture continuano però a rimanere profonde. Per la geotermia in particolare la Rete conferma che «la Toscana non si sottrae alla speculazione sulle energie rinnovabili e dire che la geotermia è pulita e sostenibile è una clamorosa mistificazione». Ribatte Rossi proponendo un tavolo scientifico per esaminare meglio le varie problematiche e, confermando la sua “conversione” all’utilizzo delle medie entalpie, con l’avvio di un piano con emissioni ridotte e minore impatto sul paesaggio: «Non su tutto la pensiamo allo stesso modo … Precluderci però l’utilizzo di un’energia rinnovabile sarebbe un errore. Un allevamento di animali rischia di produrre più inquinamento di una centrale geotermica ». Tutto rimandato al prossimo tavolo, dove si parlerà anche di TAV e di aeroporto, mentre Asor Rosa, preannunciando una nuova fase costituente e organizzativa dei Comitati toscani, afferma che «c’è bisogno di una Rete più politica, più propositiva. Anche attraverso un giornale online».