La risposta dell'assessore alla sanità del Comune di Siena
SIENA. “E’ stata proprio l’amministrazione comunale a coinvolgere Arpat per una valutazione oggettiva delle emissioni: il Comune di Siena prosegue dunque nel monitoraggio quotidiano sulle funzionalità del forno crematorio in gestione a una ditta privata”. Così l’assessore alla sanità e salute del Comune di Siena Francesca Appolloni fa il punto della situazione sul forno crematorio all’interno del cimitero Laterino a Siena.
“Insieme agli uffici – spiega ancora l’assessore – siamo in contatto continuo con la ditta che gestisce la struttura, che al momento, proprio in base alle ultime rilevazioni, non è in funzione. Tornerà ad esserlo solo quando i parametri saranno perfettamente in linea con la normativa vigente. Voglio rassicurare anche i cittadini sui fumi che qualche settimana fa sono stati segnalati sui social: non si è trattato di emissioni nocive, ma di vapore acqueo, come specificato da lettera ufficiale della stessa ditta. Lo stop attuale è arrivato appena i dati hanno raggiunto valutazioni non consone, ma comunque al di sotto delle soglie di emergenza. In seguito ai risultati delle rilevazioni la ditta sta anche installando ulteriori sistemi di monitoraggio per le emissioni, in modo che eventuali criticità, possibili in qualsiasi impianto, siano rilevabili all’istante, permettendo un intervento immediato per la loro soluzione. Inoltre, come già previsto, la stessa ditta ci ha comunicato di aver presentato richiesta per alcune modifiche all’Autorizzazione unica ambientale per un sistema di iniezione al fine di abbattere ulteriormente ossidi di azoto, nonostante i valori limite di questi ultimi siano sempre stati ampiamente rispettati”.
“Allo stesso tempo – continua Appolloni – ci siamo più volte confrontati con il comitato di cittadini nato per monitorare la situazione. Il nuovo forno crematorio è una struttura moderna e tecnologicamente avanzata, la cui costituzione si è resa necessaria per far fronte alle nuove esigenze sociali, anche in sostituzione della vecchia struttura esistente all’interno dello stesso cimitero del Laterino, ormai obsoleta e non più utilizzabile”.
“Il Comune di Siena – conclude Appolloni – mette al primo posto la salute dei cittadini e il rispetto dell’ambiente, solo in seconda battuta arrivano le esigenze, pur legittime, legate alla volontà di cremare i defunti, che pure sono in costante crescita. L’amministrazione, come sempre, si pone a garanzia della comunità, senza percorsi di parte e attivando, come con Arpat, piena collaborazione con gli altri enti chiamati a tutelare l’interesse pubblico”.