Intervento del deputato di Italia Viva sulla richiesta di Sorgenia per una centrale geotermica
ROMA. “Pochi giorni fa, in un incontro, è stato denunciato da Opera Val d’Orcia, dai sindaci di Radicofani, di Castiglione d’Orcia, di San Quirico d’Orcia, di Pienza, dalle associazioni Pyramid, Italia Nostra, Club UNESCO, No.Ge.Si, Comitati dell’Amiata, oltre a numerose altre associazioni, il caso della presentazione in Regione Toscana da parte della società Sorgenia del progetto per la realizzazione di una Centrale geotermica. È opportuno che si valuti con attenzione la vicenda e che la Regione Toscana segua l’istruttoria in maniera rigorosa, per verificare se esistono davvero i requisiti di legge. Non è ammissibile che bellezze riconosciute o addirittura elette a simbolo da artisti del calibro di Ridley Scott vengano danneggiate per il pressappochismo della burocrazia, magari nascondendosi dietro il paravento di pareri da dare in pochi giorni in piccoli comuni oberati di lavoro e privi di personale altamente qualificato”. Lo scrive il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi, componente della commissione Cultura della Camera, in un intervento su Huffington Post.
“L’area che occuperebbe la centrale – prosegue Anzaldi – sarebbe pari a 11 campi da calcio e si posizionerebbe a 400 mt dall’ingresso del Parco Artistico Naturale della Val d’Orcia Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, sulla via Cassia, a fianco del fiume Paglia, a pochi km dai bacini idro termali di Bagni San Filippo, Bagno Vignoni e San Casciano dei Bagni. Voltole, la località dove dovrebbe essere ubicato l’insediamento geotermico industriale, è uno dei luoghi di maggiore interesse storico archeologico dell’area della Via Francigena nel sud del senese. Amministratori e cittadini hanno denunciato i tempi stretti per esprimere in maniera efficace i dubbi o peggio le negatività del progetto nella VIA prevista dalla legge (Valutazione di Impatto Ambientale), che prevede solo 60 giorni per le controdeduzioni e rilievi che i territori coinvolti possono presentare agli enti preposti a esprimere il proprio parere di competenza. Il rischio sarebbe che un insediamento di geotermia speculativa potrebbe compromettere l’idea di sviluppo sostenibile della Val d’Orcia e del sud del senese. Un progetto che sarebbe complicato ovunque, figuriamoci in un’area che vive di ambiente, turismo e benessere. E che grazie alla sua antica povertà è arrivata miracolosamente integra. È mai possibile che si continui a fare le cose nei punti sbagliati!”.
“Pochi sanno – sostiene ancora il deputato della commissione Cultura – che la scena del ‘Gladiatore’ di Ridley Scott nei campi di grano, o meglio quella nei Campi Elisi (il luogo dove secondo la mitologia dimoravano le anime dei morti che erano stati eletti dagli dei) è stata girata in Italia. Infatti la location del colossal mondiale per esprimere quella tranquillità, quella bellezza raggiunta dal gladiatore con la morte, nel mondo intero è stata individuata in Val d’Orcia. Quell’ampia valle in provincia di Siena tra il Monte Amiata, l’alto Lazio e l’Umbria, un posto rimasto talmente integro nei suoi paesaggi e nel processo di antropizzazione dei suoi comuni (Castiglione d’Orcia, Montalcino, Pienza, Radicofani, San Quirico d’Orcia) da essere stato riconosciuto nel 2004 dall’Unesco Bene Protetto, Patrimonio dell’Umanità. Da quel lontano 2004 di investimenti ne sono stati fatti parecchi e oggi la Val d’Orcia è una a meta a livello mondiale per la bellezza del suo ambiente. La valle è attraversata anche dall’antica Via Francigena, la strada che dalla Francia portava, e porta, i pellegrini in visita dal Papa in Vaticano. Negli ultimi anni il percorso è stato riscoperto e sono nati i ‘Cammini’. In qualsiasi Paese un tesoro del genere verrebbe capitalizzato e tutelato e anzi avrebbe un progetto per diffondere maggiormente e manutenere sempre meglio dei gioielli culturali come la rocca di Radicofani, famoso rifugio di Ghino di Tacco, o la magica piscina di Bagno Vignoni, o la splendida Pienza ‘città ideale’, anch’essa sito Unesco dal 1996”.