di Fabrizio Pinzuti
AMIATA. Più d’una le prese di posizione al diffondersi, sembra in maniera del tutto fortuita, della notizia che il sindaco di Abbadia San Salvatore Fabrizio Tondi – fino a qualche tempo fa esponente dei Comitati, poi passato a posizioni diverse in materia di geotermia – parteciperà a un incontro presso la sala degli affreschi del Consiglio Regionale il prossimo 15 luglio e che avrà come oggetto il confronto sulla “Carta di Abbadia San Salvatore – Regole per la buona geotermia. In un comunicato congiunto Sos Geotermia, coordinamento dei Comitati per l’Amiata, e la rete NOGESI (NO alla GEotermia Elettrica, Speculativa e Inquinante) parlano di “Uno spettro che si aggira per l’Amiata: la “buona geotermia” del sindaco di Abbadia Fabrizio Tondi” e dell’avallo della Regione ai venditori di “pentole geotermiche”.
“Una iniziativa, si legge nella nota, costruita da soggetti estranei al territorio amiatino (membri di GIGA, Gruppo Informale per la Geotermia e il Territorio), tutt’altro che sconosciuti perché non nuovi a iniziative a favore dello sfruttamento geotermico, da loro propagandato come assolutamente sostenibile, grazie alla tecnologia del ciclo binario e, … ma loro non lo dicono, grazie ai generosi incentivi che lo Stato offre a queste nuove società, incentivi prelevati dalle bollette elettriche dei cittadini. Incentivi che da soli garantiscono guadagni per milioni a questi novelli (im)prenditori, come abbiamo dimostrato anche nell’ultimo convegno a Colle Valdelsa il 20 marzo scorso(*). A presiedere l’incontro ci sarà l’amiatino Fabrizio Tondi, sindaco di Abbadia San Salvatore, “eletto con un programma esplicitamente favorevole alla geotermia sostenibile dei cicli binari e della totale reiniezione”, come scrive il vicepresidente Giga Fabio Roggiolani nella lettera di invito. Sarebbe ora che il sindaco Tondi dicesse davvero da che parte sta, anche perché ultimamente sembrava in amore e accordo con l’Enel che quindi, se questa nuova è la “buona geotermia”, fa ancora “cattiva geotermia”. Tra Enel e nuova “buona geotermia” di sicuro ci sembra che il sindaco non stia dalla parte dei suoi cittadini che da sempre sono in maggioranza contrari alla geotermia di qualunque specie, tanto che Abbadia è uno dei pochi territori dell’Amiata che non ospita centrali e che non riceve compensazioni ambientali”, cioè quattrini, dall’Enel; o forse è questo il problema? L’incontro di Firenze per altro è solo su invito, strettamente a porte chiuse. Chi vi parteciperà? A leggere il programma “studiosi che rappresentano il meglio della geotermia”, anche se nell’elenco compaiono nomi di persone nemmeno contattate ed altri che già hanno declinato l’invito e diserteranno l’evento. Inoltre ci sarebbero, a loro detta, “figure di riferimento di associazioni ecologiste e dei comitati”: ma quando mai! Per la cronaca, la Rete Nogesi e Sos Geotermia hanno rifiutato l’invito, ritenendo l’evento una operazione strettamente finalizzata a giustificare la speculazione geotermica. Né ci risulta che altri comitati e associazioni parteciperanno. Anche perché, come sostiene lo studioso Andrea Borgia, che sarà presente per ribadirlo, “La geotermia veramente sostenibile e rinnovabile non sono le tecnologie flash né i cicli binari, perché anche questi ultimi comportano impatti che spesso possono essere ambientalmente insostenibili. Certo è che non sono “rinnovabili””. A maggiore ragione, allora, i comuni cittadini badenghi si chiedono con quali motivazioni e con quale mandato il sindaco di Abbadia San Salvatore si reca in Consiglio Regionale a siglare le “Regole per la buona geotermia”, se nemmeno dimostra di conoscere compiutamente le tecnologie che gli vengono proposte e senza avere il consenso della cittadinanza, tenuta all’oscuro e nel più totale silenzio. Come al solito, i sindaci amiatini, con le lodevoli eccezioni di Cinigiano e Seggiano, continuano a tenere il piede in due staffe e non perdono occasione per svendere un altro pezzo di Amiata”.
Si può scaricare la relazione in http://sosgeotermia.noblogs.