"Irraggiungibile attraverso una ricerca web, nessuna interattività"
SIENA. Finalmente Anas, dopo ripetuti solleciti degli Amici dei Bagni di Petriolo, di Italia Nostra, di altre associazioni, ha attivato una pagina web (E78grossetosiena.it) dedicata al cantiere che costruisce, tra l’altro, il viadotto sul Farma.
Preme far notare che la ditta Strabag, esecutrice delle opere, era disponibile, dal mese di luglio 2013, a far realizzare il sito web dai propri tecnici informatici: evidentemente nelle ditte con respiro europeo si ha una concezione della trasparenza, del rispetto per i cittadini e per le associazioni, ben diversa da quella di Anas.
L’ azienda delle strade si è preoccupata di pubblicizzare sulla stampa locale l’attivazione “del sito internet, sul quale sono stati pubblicati i primi documenti di interesse, e sul quale saranno pubblicati gli aggiornamenti”, peccato che il sito sia praticamente irraggiungibile con una ricerca google, che non ci sia nessun link sul sito ufficiale “stradeanas” dove, logicamente, si cercherebbero informazioni sulle strade.
Il nome stesso scelto indica come si sia voluto limitare l’accessibilità al sito: E78 sarà anche il nome in codice di questa strada, più nota come “di Paganico”, di “Petriolo”, “Senese”: aver semplicemente usato queste parole chiave avrebbe reso molto più facile la ricerca su google.
Il sito non prevede la possibilità di dialogo con gli utenti: si tratta quindi di comunicazione a senso unico, la “voce del padrone” che si può ascoltare ma non discutere. La nuova pagina web si presenta come una piccola bacheca, seminascosta ed introvabile sul web, utile solo a dare una parvenza di correttezza e trasparenza nel rapporto di Anas con la società civile. La documentazione sul progetto di restauro finora pubblicata lascia perplessi per la sua pochezza; le preoccupazioni per la tutela ed il restauro del complesso storico sono aumentate anche dalla mancanza di un cronoprogramma degli interventi, mentre il transito di automezzi pesanti continua senza controlli nell’area da tutelare. Ancora una volta, siamo costretti a denunciare il comportamento degli Enti locali, in primo luogo della Provincia di Siena, che dovrebbe tutelare il territorio, ma finge di non vedere come le azioni e le omissioni di Anas mettano a rischio le nostre risorse storico/ambientali.
Lucilla Tozzi, presidente Italia Nostra Siena, e Angelo Isola, presidente Amici dei Bagni di Petriolo
Preme far notare che la ditta Strabag, esecutrice delle opere, era disponibile, dal mese di luglio 2013, a far realizzare il sito web dai propri tecnici informatici: evidentemente nelle ditte con respiro europeo si ha una concezione della trasparenza, del rispetto per i cittadini e per le associazioni, ben diversa da quella di Anas.
L’ azienda delle strade si è preoccupata di pubblicizzare sulla stampa locale l’attivazione “del sito internet, sul quale sono stati pubblicati i primi documenti di interesse, e sul quale saranno pubblicati gli aggiornamenti”, peccato che il sito sia praticamente irraggiungibile con una ricerca google, che non ci sia nessun link sul sito ufficiale “stradeanas” dove, logicamente, si cercherebbero informazioni sulle strade.
Il nome stesso scelto indica come si sia voluto limitare l’accessibilità al sito: E78 sarà anche il nome in codice di questa strada, più nota come “di Paganico”, di “Petriolo”, “Senese”: aver semplicemente usato queste parole chiave avrebbe reso molto più facile la ricerca su google.
Il sito non prevede la possibilità di dialogo con gli utenti: si tratta quindi di comunicazione a senso unico, la “voce del padrone” che si può ascoltare ma non discutere. La nuova pagina web si presenta come una piccola bacheca, seminascosta ed introvabile sul web, utile solo a dare una parvenza di correttezza e trasparenza nel rapporto di Anas con la società civile. La documentazione sul progetto di restauro finora pubblicata lascia perplessi per la sua pochezza; le preoccupazioni per la tutela ed il restauro del complesso storico sono aumentate anche dalla mancanza di un cronoprogramma degli interventi, mentre il transito di automezzi pesanti continua senza controlli nell’area da tutelare. Ancora una volta, siamo costretti a denunciare il comportamento degli Enti locali, in primo luogo della Provincia di Siena, che dovrebbe tutelare il territorio, ma finge di non vedere come le azioni e le omissioni di Anas mettano a rischio le nostre risorse storico/ambientali.
Lucilla Tozzi, presidente Italia Nostra Siena, e Angelo Isola, presidente Amici dei Bagni di Petriolo