Primo incontro a Firenze per minimizzare l'impatto sulle terme
SIENA. Sulle problematiche e sui rischi per l’area di Petriolo, conseguenti alla costruzione del nuovo viadotto Siena-Grosseto, il primo luglio ha avuto luogo a Firenze, promosso dal sottosegretario ai Lavori Pubblici del Governo Letta, Erasmo d’Angelis, quello che sarà il primo di molti altri incontri tra le Istituzioni (Comuni di Monticiano e Civitella Paganico, Province di Siena e Grosseto, Anas e ditta “Strabag SpA”) e le associazioni ambientaliste (Italia Nostra, Amici dei Bagni di Petriolo, WWF, TWT tra Siena e Grosseto, Odysseus e Lega Ambiente).
L’incontro era finalizzato a cercare di minimizzare l’impatto che il cantiere per il nuovo viadotto potrà procurare all’importantissimo complesso storico monumentale delle terme di Petriolo e alla Valle del Farma di grandissimo valore naturalistico anche per la sua alta bioversità. Fin dall’inizio, è emerso come le attenzioni debbano essere congiuntamente concentrate non solo a minimizzare gli inevitabili inconvenienti che il vasto cantiere procurerà alla valle e al complesso monumentale storico, ma a progettarer una credibile riqualificazione dell’area, che si trova in uno stato di colpevole degrado, complici le varie proprietà che si sono succedute nel tempo e l’assenza delle istituzioni pubbliche e della politica locale. Lo stesso d’Angelis ha dimostrato molta apertura e sensibilità verso le problematiche espresse, tanto da definire “molto ragionevoli” le richieste che sono state formulate dalle associazioni ambientaliste durante lo svolgimento dell’incontro e che si possono riassumere nei seguenti punti.
1) Totale e drastica messa in sicurezza dei beni monumentali, in special modo la Chiesetta trecentesca già in parte lesionata, ed alcuni spezzoni delle mura medioevali, interessate da una strada di cantiere ad alta percorrenza di mezzi molto pesanti.
2) Formalizzazione di un credibile progetto di restauro che coinvolga a vario livello, oltre alla proprietà Unipol , i due comuni interessati , le due Amministrazioni Provinciali di Siena e Grosseto (la valle del Farma ne sancisce il confine), l’Anas, il Consorzio delle ditte appaltatrici con la Strabag SpA come capofila, e la Regione Toscana nella sua veste di garante.
3) Verificare se la proprietà Unipol sia disponibile ad ipotizzare forme di partecipazioni più allargate che potrebbero facilitare la fruizione pubblica del complesso, quali appunto una Onlus o addirittura una convenzione con enti e associazioni locali, onde evitare qualsiasi rischio che possa riportare il sito nel degrado in cui versa attualmente.
4) Precise garanzie sulla tutela delle acque. Quelle termali sono attualmente utilizzate per l’approvvigionamento dei due stabilimenti , e solo in minima parte per alimentare le pozze naturali a libero accesso, situate nelle vicinanze ; l’acqua proveniente dal fiume Merse, che scorre poco lontano , dovrà approvvigionare gran parte del fabbisogno idrico dell’imponente cantiere.
5) Identificare un congruo risarcimento da destinare non solamente ai proprietari su cui graveranno le opere cantieristiche , ma agli enti locali a compensazione del grosso disagio e del danno diretto ed indiretto che la realizzazione dell’intera opera comporterà.
6) Chiarimenti su alcune prescrizioni già espresse dal Cipe in fase progettuale poi scomparse nell’ultima stesura del progetto finale.
7) Creazione di uno stabile ed autorevole tavolo di concertazione, che veda le associazioni ambientaliste sedute a pieno titolo insieme agli altri attori coinvolti, in fase anche decisionale e non solo per accettare decisioni calate dall’alto.
Tutti i convenuti si sono trovati d’accordo che la realizzazione dei punti elencati sarebbe un’ottima opportunità di rilancio per le Terme di Petriolo e per il turismo, e dimostrerebbe come la creazione di certe infrastrutture può marciare di pari passo non solo con lo sviluppo economico, ma principalmente con la salvaguardia e la tutela ambientale.
Grandi assenti la proprietà Unipol e la Regione Toscana. Sicuramente , queste assenze saranno sanate alla prossima convocazione, che è stata ipotizzata entro i prossimi 10 giorni.
Italia Nostra Sezioni di Siena e Grosseto e Associazione Amici dei Bagni di Petriolo