Siena punta sulla creazione di un sistema vistuoso di informazioni tra Stati e regioni diverse d'Europa
SIENA. Varca i confini nazionali e parla tante lingue il progetto “RinnovAmbiente”, presentato questa mattina (21 gennaio), nel corso della mattinata di lavori a Palazzo Squarcialupi di Siena, nell’ambito della Settimana dell’Energia. Un programma di internazionalizzazione della formazione, definito di mobilità transazionale, che nasce in terra toscana dalla collaborazione tra le Province di Siena e Grosseto, ma si sviluppa in un contesto di confronto europeo.
La partnership green, che ha impegnato le due amministrazioni provinciali toscane in un progetto che fa della transnazionalità e dell’interregionalità i suoi tratti distintivi, ha lo scopo di creare una rete permanente con soggetti europei portatori di buone pratiche negli ambiti dell’energia e della formazione professionale specifica. Il progetto “RinnovAmbiente”, già in fase preliminare di studio e analisi, ha visto il coinvolgimento dei rappresentanti di Austria, Francia, Germania, Malta, Portogallo e Spagna. Lo scopo è quello di creare un modello formativo nel settore energetico capace di alimentare un sistema virtuoso che abbia ricadute significative in termini occupazionali e di formazione per giovani, aziende, amministratori e tecnici delle Province di Siena e Grosseto.
“Il percorso – ha spiegato Luciano Carapelli, responsabile del comitato di pilotaggio che guida e monitora “RinnovAmbiente” – è iniziato nel 2010 e ha previsto una prima fase di raccolta ed elaborazione della documentazione specialistica sulle tematiche del risparmio energetico e della difesa ambientale. In seguito, tra giugno e dicembre scorso, sono partiti gli otto focus group nei paesi europei partner del progetto, a cui hanno partecipato 73 operatori del nostro territorio”. “Gli incontri con i partner stranieri – continua Carapelli – in particolare, Güssing per le biomasse; Linz e Berlino per l’efficienza energetica e la bioedilizia; la Communauté de Communes Luberon Durance Verdon, in Provenza, per la governance; le grandi aziende dell’Andalusia nel campo del fotovoltaico, eolico, illuminotecnico, come Abengoa Solar, Aldesa, Isotrol, LEC, hanno arricchito il nostro patrimonio di conoscenze e sono diventati la base solita per costruire un modello formativo nel settore energetico”.
Tramite il progetto “RinnovAmbiente”, le amministrazioni provinciali di Siena e Grosseto, ma anche la Regione Toscana, hanno costruito e valorizzato una rete di partenariato qualificata, inserita in un contesto europeo e utile allo sviluppo di azioni formative congiunte. Un impegno che si rinnova anche per il futuro prevedendo seminari formativi, sul territorio toscano; meeting in Austria, Francia, Germania, Malta, Portogallo e Spagna, e un tirocinio all’estero della durata di due mesi, rivolto a giovani laureati o laureandi.
“Sono in fase di preparazione organizzativa – ha precisato Simonetta Cannoni, dirigente del settore formazione e lavoro della Provincia di Siena – 12 meeting (6 per Provincia) da realizzarsi tra febbraio e marzo, rivolti alle diverse categorie di operatori per un totale di 150-180 partecipanti. Altra attività importante da realizzare nei prossimi mesi, tra febbraio e luglio, è il tirocinio formativo (lavoro-studio) della durata di due mesi, rivolto a 15 laureati e laureandi, in particolare dell’area tecnico-economica, da realizzare in alcuni Paesi europei adatti ad accogliere questa specifica tipologia di partecipanti. Il bando per le iscrizioni uscirà a febbraio e prevede, dopo una fase di selezione, un periodo di formazione–lavoro individuale da realizzarsi nel periodo maggio – luglio 2011”.
L’importanza delle ricadute occupazionali del progetto, infine sono state sottolineate anche da Marco Sabatini (in foto con Simonetta Pellegrini), vice presidente della provincia di Grosseto che, nel corso del suo intervento a Palazzo Squarcialupi, ha spiegato come uno dei risultati attesi è l’innalzamento del livello di consapevolezza dell’opinione pubblica locale sulle tematiche energetiche e ambientali. “Siamo orgogliosi – ha detto Sabatini – di quest’iniziativa che va oltre i confini della nostra provincia e permette di investire nel settore delle energie. Un settore strategico per tutto il territorio della Toscana del sud che, per caratteristiche e vocazione, si candida a diventare quel famoso distretto delle energie rinnovabili di cui tanto si parla. Il progetto, poi, mette le basi per la costituzione di quella filiera delle energie rinnovabili, dove si inseriscono sia investimenti che sviluppo di attività di ricerca tecnologica nel settore energetico”.
A fare le conclusioni è intervenuta Sabina Stefani, funzionario area di coordinamento formazione, orientamento e lavoro della Regione Toscana: “ Da anni la Regione Toscana promuove iniziative di mobilità e interventi per rimuovere ostacoli e barriere alla circolazione dei cittadini all’interno della comunità europea – ha spiegato la Stefani – Questo progetto è, appunto, un esempio delle iniziative finanziate dall’amministrazione regionale nell’ambito del “Programma operativo regionale” e, nello specifico, si configura come un progetto di mobilità settoriale, perché legato ad uno specifico settore economico strategico, come quello dell’energia e coinvolge tutti gli attori attivi nel settore della green economy”.