"Come l'acqua scorre dalle mani del cittadino a quelle delle multinazionali"
SIENA. Martedì 14 dicembre ore 21,30 nella chiesa di Santo Stefano le Acli de La Lizza hanno organizzato un’assemblea pubblica “Dall’acqua del Comune all’acqua del commissario. Come l’acqua scorre dalle mani del cittadino a quelle delle multinazionali”.
Interverranno Piero Barazzuoli – geologo Università di Siena; Luciano D’Antonio – lavoratore Publiacqua spa e Forum toscano acqua pubblica su
• cancellazione degli ambiti territoriali ottimali (Ato)
• commissario unico
• fusione delle società di ingegneria di Publiacqua spa, Acque spa e Acquedotto del Fiora spa
• maxi progetto del monte d’oglio: no al “tubone” quando le perdite della rete sono ancora superiore al 45%
• progetti regionali.
“Nel silenzio generale, la regione Toscana sta per riorganizzare la gestione del servizio idrico integrato senza interpellare le assemblee degli ATO, senza decisioni dei sindaci, senza consultazione dei consigli comunali, senza chiedere ai cittadini Toscani che in più di 107.000 hanno firmato la richiesta di referendum per potere esprimersi sulla gestione del servizio idrico. Questo è il modello democratico che propone la regione Toscana quando parla di partecipazione? – si chiede il Comitato Acqua Pubblica Senese – Quello che a Siena da secoli era un bene comune gestito con cura, grandi investimenti provenienti dalla città e progettazione tecniche all’avanguardia ancora adesso sta per diventare in nome di una gestione industriale e di una così detta “efficienza” un affare per pochi investitori privati da gestire sempre più lontano da ogni controllo cittadini”.