A Verona si è parlato di conto termico, detrazioni fiscali, certificati bianci, teleriscaldamento e biomasse
di Fabrizio Pinzuti
AMIATA. Conto termico, detrazioni fiscali, certificati bianchi, criticità ed effetti sul mercato della termica da biomasse agroforestali”. Si è parlato anche di questo a Progetto Fuoco, la manifestazione svoltasi qualche giorno fa alla Fiera di Verona. Il convegno sugli incentivi ha visto protagonisti Aiel (associazione Italiana Energie Agroforestali), GSE SpA (Gestione Servizi Energetici del Ministero dell’Economia) e FREE, coordinamento che raccoglie 28 associazioni che si occupano di fonti rinnovabili ed efficienza energetica.
Dal presidente di FREE GB Zorzoli è venuta la richiesta di sostituire agli incentivi i tassi agevolati e il fondo di garanzia per il teleriscaldamento a biomassa. “L’Italia è molto indietro rispetto agli obiettivi europei di aumentare l’efficienza energetica usando per il 27% fonti rinnovabili entro il 2030- ha detto Zorzoli – al massimo arriveremo al 20,7%. E questo nonostante l’uso delle biomasse rappresenti un ottimo volano anche per l’agricoltura”.
Marino Berton presidente Aiel ha ricordato quanto riscaldarsi con la legna sia profondamente radicato nella cultura italiana: 6 milioni di famiglie usano pellet o legna da ardere e il nostro Paese è il maggior consumatore di pellet nel mondo: 3,3 milioni di tonnellate nel 2013, più 4,7 di cippato e 19,3 di legna da ardere, con 9 milioni di tonnellate di petrolio risparmiate nel 2013. “I numeri dell’ultimo studio Aiel sui consumi energetici di legna attualizzano quelli vecchi dell’Istat e del Ministero dello sviluppo economico – ha detto Berton – e indicano utilizzi della legna maggiori di quel che si pensava. Nel 2013 erano in funzione 1,9 milioni di apparecchi a pellet (stufe, cucine e camini), 7,9 milioni di impianti a legna (stufe, camini e cucine), 800.000 caldaie, 87 impianti di teleriscaldamento di potenza inferiore a 1 megawatt e 95 superiori. Il tutto ha portato a un consumo di 27,3 milioni di tonnellate di legna”.
Non ci nascondiamo il fatto che i nuovi impianti a legna, che hanno una bassissima produzione di anidride carbonica, producano invece emissioni di polveri sottili, ha proseguito Berton, e per questo dobbiamo insegnare a tutti le buone norme di abbattimento mediante i giusti criteri di accensione e l’uso di combustibili corretti.
Per sostituire i due terzi del vecchio parco italiano di impianti a legna, gli strumenti sono il Conto termico, i Certificati bianchi e le detrazioni fiscali. Enrico Bonacci della Divisione Energetica del Ministero dello sviluppo economico, ha precisato che il governo punta a far raggiungere all’Italia nel 2020 il 24% di efficienza energetica invece del previsto 20. “Nel 2010 abbiamo ottenuto un risparmio energetico di 3,5 milioni di Tep e nel 2012 di 6,3 milioni, ma le stime per il 2015 prevedono 15,5 milioni. Conto termico, detrazione fiscale, standard normativi e Certificati bianchi muovono 25 miliardi di euro che permettono di stimolare 60 miliardi di investimenti e di risparmiare circa 6 miliardi di euro all’anno. Crediamo molto su Conto e Certificati bianchi: il primo verrà a breve semplificato e i secondi vedranno nuove linee guida”.
Ennio Ferrero del GSE, società che gestisce il Conto termico, ha spiegato che a tutto febbraio 2014 sono arrivate 4.250 richieste per accedere ai 900 milioni disponibili per ciascun anno: “E’ uno strumento ancora poco conosciuto, che a gennaio ha erogato i primi 32.000 euro a 51 soggetti”. Al Conto possono accedere privati e amministrazioni pubbliche che abbiano concluso dopo il 3 gennaio 2013 interventi di incremento dell’efficienza energetica e realizzato interventi di piccole dimensioni per produrre energia termica da rinnovabili e sistemi di alta efficienza”.
Amalia Martelli dell’Unità Tecnica Efficienza Energetica dell’ENEA che gestisce dal 2007 le detrazioni fiscali in ambito energetico, ha ricordato che le detrazioni del 65% sono state prorogate per i privati al 2015, mentre quelle del 50% fino al 30 giugno 2016. “In 7 anni abbiamo ricevuto oltre un milione di richieste di detrazione, e questo rappresenta un ottimo sostegno all’edilizia, con 3,5 miliardi stanziati nel 2011 e 14 miliardi di investimenti che hanno usufruito nel 2012 di incentivi (3 dei quali per riqualificazione energetica). Rispetto alle caldaie a biomassa stanno calando le richieste di detrazioni fiscali: nel 2009 erano state 2.390 e nel 2012 493. Le regioni che vi hanno fatto più ricorso sono: Lazio, Toscana, Piemonte, Veneto, Sardegna, Trentino Alto Adige”.
Davide Valenzano del GSE ha infine parlato dei Certificati bianchi o titoli per l’efficienza energetica, che si basano sul mercato dei distributori di energia (soggetti obbligati) da cui dipendono almeno 50.000 clienti. Vi possono accedere anche, volontariamente, imprese ed enti pubblici. 3,71 i milioni di diritti di efficienza energetica che i distributori di energia dovranno acquistare nel 2014. Un meccanismo che premia i risparmi effettuati installando nuove tecnologie. Nel 2013 i progetti presentati sono stati 21.709 e 6 milioni sono stati i titoli autorizzati, equivalenti a 2 milioni di Tep risparmiati in un anno.