Il vecchio TFR dei nuovi dipendenti va a Fruendo. Bel colpo!
Ma quella che salta all’occhio è la frase seguente: “I residui di ferie e della banca delle ore nonché il TFR finora maturato non saranno liquidati, ma saranno trasferiti integralmente alla scrivente società”. Un malloppo che – con una stima a naso – si potrebbe aggirare tra i 10 e i 25 milioni di euro verrebbe trasferito (sempre che il contratto di acquisizione del ramo d’azienda del DAACA non specifichi altre cose), nei conti correnti della Fruendo srl, che ha un capitale sociale nominale di appena 5 milioni di euro, come recita la sua carta intestata.
Bel colpo per Bassilichi e Accenture, che si vedono finanziati dagli stessi lavoratori! Quasi quasi sarebbe convenuto che gli “esternalizzandi” avessero realizzato una cooperativa autofinanziata con una piccola parte del TFR degli ex-dipendenti della banca: almeno la certezza che il costo del lavoro sarebbe stato inferiore si sarebbe raggiunta.
A fine anno ai lavoratori è arrivata anche una seconda lettera, da parte della Direzione Generale, composta da ben due righe e mezzo di comunicazione “di addio” e chiusa con un laconico “cordiali saluti”. Proprio vero che del “Babbo Monte” non è rimasto nulla, nemmeno un briciolo di rispetto e considerazione. Manco un misero grazie…
* Attilio Serrone, all’interno del mondo Bassilichi, ricopre la carica di Amministratore Delegato del Consorzio Triveneto, società che svolge da anni attività simili a quelle che sono confluite nel ramo d’azienda DAACA di MPS, e di cui Rocca Salimbeni possiede una significativa partecipazione.