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Una ricerca molto scrupolosa effettuata “sul campo” attraverso le interviste a imprenditori, testimoni eccellenti, esponenti dell'associazionismo antimafia, ma anche prendendo spunto dalla copiosa letteratura in materia, nonché dall'enorme mole di documenti giudiziari che fa riferimento al periodo dagli anni Sessanta fino ai giorni nostri.
Questo lavoro di ricerca, come dice lo stesso autore nell'introduzione al volume, «è il risultato di un lungo percorso di formazione nel campo delle scienze sociali, e specificatamente della sociologia… perché la sua “cassetta degli attrezzi” mi apparve utile e appropriata per indagare su un fenomeno come quello mafioso….». L'interesse per la mafia ha, quindi, preceduto l'interesse per la sociologia, che diventa, così, uno strumento, nelle mani di Sciarrone, per sviluppare il suo lavoro. In nessuna parte soltanto un freddo resoconto dei fatti, bensì la difficoltà e il coinvolgimento appassionato che l'autore cerca, talvolta, di moderare a favore di un rigore scientifico più consono ad una ricerca analitica.
Il risultato è interessante e originale. Offre al lettore la possibilità di riflettere sulla complessità delle relazioni che si instaurano tra mafia e imprenditorialità, non solo in territori del Mezzogiorno tradizionalmente legati al potere di Cosa Nostra, ma in zone nuove, storicamente lontane, da questo tipo di attività criminosa. Due fuochi di attenzione, un gioco di intrecci che attraversa processi storici e riferimenti geografici tra mafie nuove e mafie vecchie, tra radicamento originario ed espansione territoriale, come recita il sottotitolo del libro stesso.
Lo studio di Sciarrone utilizza il concetto di capitale sociale elaborato da James S. Coleman, illustre sociologo statunitense, secondo il quale i mafiosi vantano una elevata dotazione di capitale sociale, frutto di relazioni intrattenute con altri attori, e la sua conseguente capacità di networking permette loro di esercitare il proprio potere all'interno di una rete sociale con il fine ultimo di portare a termine i propri obiettivi di conquista del territorio.