COLLE VAL D'ELSA. “Terminati i lavori sulla parte impiantistica, fondamentali per il rilascio delle attestazioni di conformità e di agibilità della struttura, saremo in grado di aprire agli ospiti e ai cittadini la residenza di Viale dei Mille”. E’ quanto ha detto il sindaco Paolo Brogioni rispondendo all’interrogazione presentata dai consiglieri comunali della lista civica “Insieme per Colle” sui ritardi nell’apertura del presidio socio-sanitario di Campolungo. “I tempi – ha spiegato il primo cittadino durante il consiglio comunale dei giorni scorsi – saranno dettati dall’impresa vincitrice dell’ultimo dei tre appalti, le cui difficoltà economiche hanno creato numerosi problemi per la gestione del cantiere e ritardi nell’esecuzione di alcuni collaudi. Ragionevolmente, la struttura dovrebbe essere operativa in pochi mesi”.
ARREDI – “Per ciò che riguarda gli arredi – ha detto Brogioni – la Rsa potrebbe essere già aperta con la dotazione presente e, quindi, anche senza la segnaletica di cortesia, che è in fase di realizzazione. L’appalto principale, infatti, è stato già completato per un importo di circa 470mila euro, mentre il secondo, che interessa la fornitura di arredi su misura, come i banconi, è stato realizzato al 60 per cento. Devono, infatti, essere completati i banconi semicircolari di due residenze, pronti entro la fine del mese di luglio, mentre per il front-office serviranno ancora due settimane”.
I LAVORI DA TERMINARE – “Anche la parte edile ed impiantistica – ha detto il sindaco, che ha risposto punto per punto all’interrogazione – è stata sostanzialmente completata, ad accezione di alcune opere di finitura (manto di copertura del locale deposito esterno, pavimentazione della rampa di accesso al piano seminterrato) e di alcune opere impiantistiche, che richiederanno non più di un giorno e mezzo di lavoro (termoregolazione degli impianti di condizionamento e alcuni allacciamenti delle cucine). Allo stato attuale – ha detto Brogioni – la struttura potrebbe già funzionare, attivando e regolando manualmente gli impianti”.
COLLAUDI E OPERE DI URBANIZZAZIONE – “Il rinvio dei collaudi degli ascensori – ha detto Brogioni – è dovuto a ritardi nei pagamenti da parte dell’impresa appaltatrice dei lavori, mentre il collaudo strutturale e degli impianti elettrici è già stato effettuato con esito positivo. Per quanto riguarda le opere di urbanizzazione, rimangono da completare il tappeto di usura e riparato di un tratto di asfaltatura nei pressi del lotto della Rsa, che l’impresa prevede di sistemare entro il mese di agosto. Entro la stessa data, prevediamo di terminare anche la rotatoria in prossimità di Via di Cassa Bassa, attualmente in corso di esecuzione da parte del Comune”.
LA REALIZZAZIONE DELL’OPERA E I RITARDI – “L’opera – ha spiegato il sindaco – è stata realizzata con tre appalti successivi e ha registrato problematiche consistenti con entrambe le imprese che l’hanno avuta in appalto. Una concessione unica – ha detto il sindaco – avrebbe sicuramente accelerato i tempi, ma le nostre disponibilità economiche non ci hanno consentito di appaltare tutto il lavoro fin dall’inizio. Le problematiche maggiori le abbiamo riscontrate nella realizzazione della parte impiantistica che, eseguita in due fasi, ha incontrato ritardi su certificazioni e collaudi. A questa difficoltà si è sommato il mancato completamento da parte della prima ditta appaltatrice di una serie di lavori previsti in progetto, che sono stati poi messi a carico della nuova impresa”.
ARREDI – “Per ciò che riguarda gli arredi – ha detto Brogioni – la Rsa potrebbe essere già aperta con la dotazione presente e, quindi, anche senza la segnaletica di cortesia, che è in fase di realizzazione. L’appalto principale, infatti, è stato già completato per un importo di circa 470mila euro, mentre il secondo, che interessa la fornitura di arredi su misura, come i banconi, è stato realizzato al 60 per cento. Devono, infatti, essere completati i banconi semicircolari di due residenze, pronti entro la fine del mese di luglio, mentre per il front-office serviranno ancora due settimane”.
I LAVORI DA TERMINARE – “Anche la parte edile ed impiantistica – ha detto il sindaco, che ha risposto punto per punto all’interrogazione – è stata sostanzialmente completata, ad accezione di alcune opere di finitura (manto di copertura del locale deposito esterno, pavimentazione della rampa di accesso al piano seminterrato) e di alcune opere impiantistiche, che richiederanno non più di un giorno e mezzo di lavoro (termoregolazione degli impianti di condizionamento e alcuni allacciamenti delle cucine). Allo stato attuale – ha detto Brogioni – la struttura potrebbe già funzionare, attivando e regolando manualmente gli impianti”.
COLLAUDI E OPERE DI URBANIZZAZIONE – “Il rinvio dei collaudi degli ascensori – ha detto Brogioni – è dovuto a ritardi nei pagamenti da parte dell’impresa appaltatrice dei lavori, mentre il collaudo strutturale e degli impianti elettrici è già stato effettuato con esito positivo. Per quanto riguarda le opere di urbanizzazione, rimangono da completare il tappeto di usura e riparato di un tratto di asfaltatura nei pressi del lotto della Rsa, che l’impresa prevede di sistemare entro il mese di agosto. Entro la stessa data, prevediamo di terminare anche la rotatoria in prossimità di Via di Cassa Bassa, attualmente in corso di esecuzione da parte del Comune”.
LA REALIZZAZIONE DELL’OPERA E I RITARDI – “L’opera – ha spiegato il sindaco – è stata realizzata con tre appalti successivi e ha registrato problematiche consistenti con entrambe le imprese che l’hanno avuta in appalto. Una concessione unica – ha detto il sindaco – avrebbe sicuramente accelerato i tempi, ma le nostre disponibilità economiche non ci hanno consentito di appaltare tutto il lavoro fin dall’inizio. Le problematiche maggiori le abbiamo riscontrate nella realizzazione della parte impiantistica che, eseguita in due fasi, ha incontrato ritardi su certificazioni e collaudi. A questa difficoltà si è sommato il mancato completamento da parte della prima ditta appaltatrice di una serie di lavori previsti in progetto, che sono stati poi messi a carico della nuova impresa”.