"Nonsoloneve" mette fine alla "grana" edilizia finanziata dalla banca senese
SIENA. Sembra che la speculazione edilizia sul villaggio di Sansicario, che ha lasciato una cittadinba abbandonata e un chiodo alla banca Monte dei Paschi che ne finanziò parte della realizzazione, sia arrivata a felice conclusione. 6 milioni e 130mila euro: è con questa cifra record raccolta dai 601 soci della Cooperativa Nonsoloneve, che l’istituto di credito senese si libererà della stazione sciistica invernale caduta in disgrazia dopo le Olimpiadi. Nessuno ci avrebbe scommesso, quando circa due anni fa nacque la cooperativa: eppure ce l’hanno fatta. Non è stato facile, stante anche il periodo di recessione; ma villeggianti e proprietari delle seconde case, rimboccatesi le maniche, ci hanno messo i soldi di tasca propria per la rinascita concreta. 10mila euro a testa per ogni socio, raccolti nel giro di un anno, dal 6 ottobre 2011: esattamente la somma richiesta da MPS, e senza un euro di soldi pubblici. Il consiglio di amministrazione della cooperativa, presieduta da Giuseppe Peyron, ha preparato ufficialmente la lettera contenente l’offerta d’acquisto a Rocca Salimbeni, che aveva rilevato gli immobili di Sansicario dopo la crisi della Norman del gruppo Cimatti. Il conto per la cooperativa per comprare la località creata da Pininfarina negli anni ’70 si compone della cifra base di 3 milioni di euro per gli immobili, e di ulteriori 3 milioni e 100mila euro per l’acquisto e la manutenzione negli anni a venire. “Quando nel 2010 facemmo partire l’operazione, alcuni pensavano che fossimo dei pazzi visionari” racconta con soddisfazione il presidente della cooperativa Giuseppe Peyron “e invece ce l’abbiamo fatta. Entro fine anno la banca dovrà rispondere alla nostra offerta, e l’operazione sarà completata”. L’obiettivo di Nonsoloneve è quello di chiudere in fretta la trattativa, anche perché le condizioni messe da Mps sono state esaudite.