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CHIUSI. Sono ripresi, a Montallese, i lavori per il velodromo dove hanno corso Bartali, Magni e Moser. Il cantiere è stato appena affidato con trattativa privata all’impresa Massimo Vona di Acquaviva di Montepulciano, dopo che a fine luglio era stato rescisso il contratto con l’impresa edile Gianni Milani di Boville Ernica, in provincia di Frosinone, che aveva ricevuto l’incarico nell’aprile del 2008, ma poi è risultata inadempiente.
La ditta che è subentrata dovrà realizzare lavori per un importo di 40 mila euro, necessari per arrivare al loro completamento: occorre riprendere gli interventi sulla pista, per la quale è stata usata una malta cementizia non idonea; stendere una malta sintetica a base di resine idrosolubili; realizzare altri piccoli lavori di finitura riguardanti anche gli spogliatoi e l’installazione di arredo urbano. Il valore complessivo degli interventi previsti è di circa 100 mila euro, coperti da contributi regionali per 60 mila euro e per il resto da risorse proprie del Comune. Purtroppo, verranno completati con mesi di ritardo. La precedente impresa, nonostante due ordini di servizio, vari richiami, incontri e sopralluoghi, aveva letteralmente abbandonato il cantiere, e anche l’annunciata ripresa dell’attività nella primavera di quest’anno, di fatto, non è avvenuta. La ditta Milani, dopo l’avvenuta rescissione del contratto, incorre nelle penali previste e perde la fideiussione di 9 mila euro, versata al momento della firma.
Il Comune di Chiusi intende anche rivalersi per il danno derivante dall’atteggiamento dell’impresa edile, che ha provocato la mancata realizzazione di un lavoro molto atteso, lasciando ancora inutilizzato l’impianto. Fino agli anni ottanta del secolo scorso il velodromo di Montallese è stato utilizzato come centro di avviamento al ciclismo su strada, ma ormai richiedeva un’importante opera di manutenzione. I lavori servono a ripristinare varie parti della struttura, comprese le panchine del campo di calcio, a realizzare accessi a norma, togliere avvallamenti, erbacce e rendere di nuovo praticabile la pista per il ciclismo, che potrà essere utilizzata anche per altre discipline come il pattinaggio.
La ditta che è subentrata dovrà realizzare lavori per un importo di 40 mila euro, necessari per arrivare al loro completamento: occorre riprendere gli interventi sulla pista, per la quale è stata usata una malta cementizia non idonea; stendere una malta sintetica a base di resine idrosolubili; realizzare altri piccoli lavori di finitura riguardanti anche gli spogliatoi e l’installazione di arredo urbano. Il valore complessivo degli interventi previsti è di circa 100 mila euro, coperti da contributi regionali per 60 mila euro e per il resto da risorse proprie del Comune. Purtroppo, verranno completati con mesi di ritardo. La precedente impresa, nonostante due ordini di servizio, vari richiami, incontri e sopralluoghi, aveva letteralmente abbandonato il cantiere, e anche l’annunciata ripresa dell’attività nella primavera di quest’anno, di fatto, non è avvenuta. La ditta Milani, dopo l’avvenuta rescissione del contratto, incorre nelle penali previste e perde la fideiussione di 9 mila euro, versata al momento della firma.
Il Comune di Chiusi intende anche rivalersi per il danno derivante dall’atteggiamento dell’impresa edile, che ha provocato la mancata realizzazione di un lavoro molto atteso, lasciando ancora inutilizzato l’impianto. Fino agli anni ottanta del secolo scorso il velodromo di Montallese è stato utilizzato come centro di avviamento al ciclismo su strada, ma ormai richiedeva un’importante opera di manutenzione. I lavori servono a ripristinare varie parti della struttura, comprese le panchine del campo di calcio, a realizzare accessi a norma, togliere avvallamenti, erbacce e rendere di nuovo praticabile la pista per il ciclismo, che potrà essere utilizzata anche per altre discipline come il pattinaggio.