GAIOLE IN CHIANTI. Nella frazione di Monti la Guadia di Finanza ha messo i sigilli a quattro villette per ordine della locale Procura della Repubblica.
I costi di costruzione sono stati addebitati ai soci di una cooperativa edilizia, nonostante si trattasse di villini di proprietà di persone estranee alla cooperativa stessa.
Secondo il comunicato della Finanza "L’intento fraudolento degli otto artefici del raggiro si è manifestato sin dalla costituzione della cooperativa edilizia, infatti i promotori avevano dolosamente presentato un progetto per la costruzione di 27 villette già premeditando che con il medesimo importo versato dai soci, sarebbero state costruite 31 unità abitative. Le quattro abitazioni in più sono sorte su terreni inseriti ad arte nell’ambito della zona su cui insistono gli altri 27 villini, così che esse sembravano far parte integrante del cantiere operante per la cooperativa".
Grazie a colpevoli omissioni da parte del presidente e di alcuni consulenti della cooperativa, e a vari artifizi contrattuali e contabili, come ad esempio l’imputazione in bilancio degli oneri di urbanizzazione e delle spese di progettazione di tutte e 31 le unità immobiliari a carico dei soli soci, esse, di fatto, sono state costruite con i fondi comuni, pur essendo di fatto nella disponibilità di persone imparentate o comunque vicine agli stessi consulenti, che hanno distratto le risorse della cooperativa per la costruzione delle abitazioni.
"I risparmi di ignari soci della cooperativa sarebbero serviti a soddisfare le esigenze abitative di alcuni furbi che, senza pagare un centesimo, si sarebbero ritrovati intestatari di 4 confortevoli villini", continua la nota delle Fiamme Gialle.
Sono state proprio alcune di carattere finanziario, connesse fondamentalmente all’entità delle impreviste spese extracapitolato che avevano fatto lievitare i corrispettivi pattuiti in sede di costituzione della cooperativa, a far sorgere il dubbio circa la liceità dell’operato della dirigenza della cooperativa, inducendo i soci ad inviare un esposto alla Procura di Siena. Poco dopo la truffa è emersa in tutta la sua evidenza. Una rapida serie di interrogatori e l’analisi della documentazione contabile ed extracontabile da parte del Guardia di Finanza ha fatto emergere il progetto ingannevole ed ha fatto scattare il sequestro delle villette, non ancora complete ma in stato di costruzione avanzato.
I costi di costruzione sono stati addebitati ai soci di una cooperativa edilizia, nonostante si trattasse di villini di proprietà di persone estranee alla cooperativa stessa.
Secondo il comunicato della Finanza "L’intento fraudolento degli otto artefici del raggiro si è manifestato sin dalla costituzione della cooperativa edilizia, infatti i promotori avevano dolosamente presentato un progetto per la costruzione di 27 villette già premeditando che con il medesimo importo versato dai soci, sarebbero state costruite 31 unità abitative. Le quattro abitazioni in più sono sorte su terreni inseriti ad arte nell’ambito della zona su cui insistono gli altri 27 villini, così che esse sembravano far parte integrante del cantiere operante per la cooperativa".
Grazie a colpevoli omissioni da parte del presidente e di alcuni consulenti della cooperativa, e a vari artifizi contrattuali e contabili, come ad esempio l’imputazione in bilancio degli oneri di urbanizzazione e delle spese di progettazione di tutte e 31 le unità immobiliari a carico dei soli soci, esse, di fatto, sono state costruite con i fondi comuni, pur essendo di fatto nella disponibilità di persone imparentate o comunque vicine agli stessi consulenti, che hanno distratto le risorse della cooperativa per la costruzione delle abitazioni.
"I risparmi di ignari soci della cooperativa sarebbero serviti a soddisfare le esigenze abitative di alcuni furbi che, senza pagare un centesimo, si sarebbero ritrovati intestatari di 4 confortevoli villini", continua la nota delle Fiamme Gialle.
Sono state proprio alcune di carattere finanziario, connesse fondamentalmente all’entità delle impreviste spese extracapitolato che avevano fatto lievitare i corrispettivi pattuiti in sede di costituzione della cooperativa, a far sorgere il dubbio circa la liceità dell’operato della dirigenza della cooperativa, inducendo i soci ad inviare un esposto alla Procura di Siena. Poco dopo la truffa è emersa in tutta la sua evidenza. Una rapida serie di interrogatori e l’analisi della documentazione contabile ed extracontabile da parte del Guardia di Finanza ha fatto emergere il progetto ingannevole ed ha fatto scattare il sequestro delle villette, non ancora complete ma in stato di costruzione avanzato.