Sospese le operazioni di soccorso
TEHERAN. (AGI/AFP) Si e’ ulteriormente aggravato il bilancio delle due violente scosse sismiche che l’altroieri hanno investito l’Iran nord-occidentale: secondo il ministro della Sanita’ di Teheran, signora Marzieh Vahid Dastjerdi, il numero dei morti accertati e’ salito ad almeno 306, mentre quello dei feriti e’ arrivato a 3.037. Si tratta di un’impennata rispetto all’ultimo computo ufficiale, che indicava rispettivamente 227 e 1.380 vittime. Negli obitori sono state contate 219 salme tra quelle donne e bambini, e 49 di uomini: la discrepanza tra le cifre deriva dal fatto che in molti casi i familiari hanno provveduto alla sepoltura dei congiunti prima dell’intervento delle autorita’. Tra coloro che hanno subito lesioni, 2.011 non hanno avuto bisogno di essere ricoverati, mentre circa settecento sono stati sottoposti a interventi chirurgici. Da ieri sono state sospese le operazioni di soccorso giacche’ e’ stato ritenuto che fossero ormai stati tratti in salvo tutti i possibili superstiti. “Le ricerche proseguono”, ha precisato il ministro, “ma solo per i cadaveri”. Il terremoto si e’ sviluppato in due momenti successivi, a 11 minuti di distanza l’uno dall’altro: la prima scossa, il cui epicentro e’ stato localizzato a un’ottantina di chilometri da Tabriz, ha avuto un’intensita’ di 6,4 gradi sulla scala aperta Richter; la seconda, dall’epicentro di 48 chilometri rispetto allo stesso capoluogo della regione dell’Azerbaigian orientale, e’ arrivata a magnitudo 6,3.